Dagli ultimi studi effettuati, pare che meno del 30% degli italiani beva acqua del rubinetto. E questo perché, nell’opinione comune, l’acqua proveniente dal rubinetto viene giudicata di scarsa qualità se non addirittura pericolosa.
Si tratta di una convinzione fondata? Come mai tantissime persone si rifiutano di bere l’acqua distribuita dagli acquedotti? Si parla di concentrazioni pericolose di calcare e altri minerali, per esempio. Ma sono davvero sostanze pericolose per la salute?
Secondo quanto comunicato dagli organi di controllo, le acque di acquedotto provengono per almeno l’85% da falde sotterranee naturalmente protette e sottoposte a processi di purificazione e di controllo. Di base quindi, salvo casi limite, l’acqua che esce dal rubinetto è più che sicura per il consumatore.
Il problema più comune di contaminazione riguarda gli impianti e le tubature delle case. In tantissimi casi, infatti, le acque si appesantiscono di calcare. Riguardo invece alla purezza dell’acqua elargita dall’acquedotto bisogna valutare caso per caso. Per farsi un’idea, ogni cittadino può trovare senza troppo affanno informazioni esaustive sulle caratteristiche chimico-fisiche delle acque distribuite nel territorio in siti gestiti dalle ASL, in quelli dei Comuni, quelli regionali e provinciali, o del gestore idrico.
Tornando al problema del calcare, va anche detto che il calcare in eccesso contenuto nell’acqua d’acquedotto non contribuisce alla formazione dei calcoli.
Acqua del rubinetto: è davvero sicura?
La scienza medica non ha dubbi: il calcare dell’acqua del rubinetto non contribuisce in alcun modo alla formazione dei calcoli renali. In più, è possibile dire che il calcare non è affatto dannoso per l’uomo. Il calcare va inteso come una fonte di calcio.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, infatti, è un falso mito credere che bere l’acqua del rubinetto faccia male ai reni. Anche le acque con elevato residuo fisso, vale a dire ricche di sali, non hanno nulla a che fare con la formazione dei calcoli.
Ricapitolando, l’acqua del rubinetto può essere bevuta tranquillamente. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di un bene soggetto per legge a controlli che ne garantiscono qualità e sicurezza. E, in molte occasioni, i ricercatori hanno stabilito che possa essere giudicata migliore di quella in bottiglia. Inoltre l’uso di acqua di casa fa bene all’ambiente, dato che riduce l’utilizzo di plastica.
Leggendo le analisi chimiche delle acque comuni troviamo il più delle volte calcio, magnesio, sodio e potassio. E piccolissime percentuali di metalli. L’acqua del rubinetto, se sicura per gli adulti, è sicura anche per i bambini. L’importante è informarsi e capire che tipo di acqua giunge in casa.