Le disposizioni del governo Meloni hanno lo scopo di regolarizzare gli affitti brevi, trovando un equilibrio tra inquilini e proprietari.
Con l’insediamento del nuovo governo guidato da Giorgia Meloni, sono state introdotte modifiche ai contratti di affitto, sia quelle già in vigore che quelle in arrivo. Queste nuove disposizioni hanno lo scopo di regolarizzare soprattutto la gestione degli affitti brevi in Italia, cercando di trovare un equilibrio tra le esigenze di inquilini e proprietari e di definire un regolamento a livello nazionale.
Le novità sulla registrazione degli affitti brevi
Già in vigore, alcune delle principali modifiche riguardano i tempi di durata dei contratti di affitto. Per gli affitti brevi di una durata massima di 30 giorni, subentra l’obbligo di registrazione all’Agenzia delle Entrate. Andranno comunicati all’ente tutti i dati catastali dell’immobile, con gli altri dati necessari per il contratto di locazione. Una delle principali novità riguarda la cedolare secca.
Fino ad ora, questa opzione era riservata esclusivamente agli affitti a lungo termine, ma con le nuove disposizioni, sarà possibile optare per la cedolare secca anche per gli affitti brevi.
La cedolare secca rappresenta una tassa sostitutiva dell’imposta sul reddito, semplificando notevolmente le procedure fiscali per i proprietari. Tuttavia, l’applicazione della cedolare secca per gli affitti brevi sarà possibile solo ed esclusivamente se nel corso dell’anno si affittano al massimo quattro appartamenti. Non sarà applicabile su affitti da parte di nudi proprietari che usufruiscono della possibilità dell’usufrutto.
Questo nuovo obbligo di comunicazione permetterà alle autorità di avere una visione più chiara del mercato degli affitti brevi, identificando eventuali irregolarità o abusi e garantendo una maggiore trasparenza per tutti gli investitori coinvolti.
Queste novità rappresentano un primo passo verso una regolamentazione più chiara ed equa del settore degli affitti brevi. Nonostante le nuove disposizioni già in vigore, resta l’attesa per il nuovo decreto del governo che potrebbe introdurre ulteriori misure e normative per disciplinare il mercato immobiliare in continua crescita.
Nuove misura in tutela delle famiglie numerose
Entro la fine di maggio, il governo presenterà una proposta di legge contenente criteri specifici per gli affitti brevi. Tra le possibili novità, si potrebbe stabilire un numero minimo di notti per affittare case e introdurre la compilazione di un registro per gli host che offrono questa tipologia di alloggio. Allo stesso tempo, sono previste nuove misure di tutela per le famiglie numerose che preferiscono soggiornare in case piuttosto che in alberghi, e incentivi per promuovere gli affitti brevi nei piccoli borghi italiani dove potrebbero mancare strutture alberghiere.
Queste nuove norme si propongono di garantire una maggiore trasparenza e controllo nel mercato degli affitti brevi, tutelando sia i proprietari che gli ospiti. L‘obiettivo è trovare un equilibrio tra la promozione del turismo e la necessità di evitare abusi o situazioni di irregolarità.
Con l’implementazione di nuove regolamentazioni, il governo Meloni mira a disciplinare questa forma di locazione sempre più diffusa, garantendo una coesistenza armoniosa tra affitti brevi e strutture alberghiere tradizionali.