Un nuovo tipo di truffa sta girando via mail e l’obiettivo è quello di ingannare i contribuenti. Ecco come ci riescono
Nei primi mesi nel 2023, sono già arrivate segnalazioni da parte di migliaia di utenti che parlavano di sms o mail truffa.
Veri e propri inganni che consistevano in messaggi contenenti click che, se cliccati dall’utente, rimandavano a una schermata in cui venivano richiesti loro dati personali e quant’altro. Le scuse erano le più disparate, tra cui problemi con il conto inesistenti, che sia bancario oppure alle Poste.
Inoltre, arrivavano anche falsi messaggi di chi si fingeva l’Inps. Tutti messaggi che in apparenza potevano anche sembrare credibili, ma che in realtà si rivelavano falsi per una serie di dettagli. Tra questi, il fatto che questi enti, come per esempio Poste Italiane, non richiedono credenziali di accesso né ai conti né ad altro online.
Si tratta di dati molto sensibili e riservati dei propri clienti, non chiederebbero mai di averli. Compilando una serie di moduli, infatti, i truffatori riuscivano a farsi dare dati per accedere ai conti e quant’altro.
Dunque, per i malcapitati che cadevano in queste finte mail o finti sms, il rischio è quello di fornire dati sensibili utili ad hacker o truffatori, soprattutto per accedere ai propri conti. Questa volta, la nuova mail truffa riguarda una falsa mail dell’Agenzia delle Entrate.
Ma in cosa consiste questa nuova truffa? Si tratta di messaggi inviati via mail, il cui scopo è quello di ingannare i contribuenti attraverso rimborsi fiscali che arriverebbero dopo aver fatto il download di un form da compilare.
Nelle finte mail in questione, malintenzionati si spacciano per Agenzia delle Entrate, parlando di presunti “compensi per operosità fiscale”. Ma la verità è che occultano il malware Ursnif. Nei messaggi vengono usati i soliti dati che poi fanno da esca per ingannare gli utenti. Nella mail, infatti, si parla, appunto di rimborsi studiati appositamente per essere convincenti e far cadere l’utente in trappola con estrema facilità.
L’Agenzia afferma di essere completamente estranea a questo genere di messaggi inviati tramite mail. Avverte, inoltre, di non pensarci due volte a rimuoverle nel cestino della propria casella di posta elettronica.
Le finte mail, comunque sono riconoscibili da una serie di dettagli, ovvero mittente estraneo all’Agenzia, uffici che chiaramente non esistono, vari errori nella scrittura anche dal punto di vista ortografico.
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