Risale allo scorso anno un fatto di cronaca che fa rabbrividire pensando ai possibili esiti che avrebbe potuto avere. La droga dello stupro è in circolo.
Di sostanze stupefacenti ne esistono diverse e gli spacciatori, o i siti celati dove acquistarne, non mancano per chi sa cercare. Alcune sono conosciute in diversi modi ma per associazione all’uso che ne viene fatto ne esiste una per cui vale il detto “un nome, una promessa”.
La gamma-butirrolattone (GBL) è nota ad esempio come la droga dello stupro assieme ad altre due sostanze affini ed è diffusa anche in Italia. Un anno fa, ad esempio, un uomo residente a Cremona è stato arrestato proprio per averne ordinato un quantitativo discreto via Internet.
Per precisazione, va detto che la GBL risultava ordinata da un sito olandese che aveva spedito quanto richiesto all’aeroporto di Fiumicino. Due flaconi di prodotto in plastica che hanno attirato l’attenzione della polizia che quindi si è recata a casa dell’uomo per la perquisizione. In più pare che l’uomo avesse con sé anche dell’MDMA. Tuttavia, il GBL come indicato dal venditore ufficialmente, non era altro che un prodotto per le pulizie.
In effetti, rispetto agli altri due composti che si raggruppano sotto il nome di “droga dello stupro”, il GBL ha anche altri utilizzi. Si tratta di un liquido sciropposo che non è inodore e quindi più difficile da celare qualora si avessero intenti poco etici. Lo si trova nella formulazione di alcuni tipi di vernici e di solventi, oltre che come farmaco rilassante. Il problema arriva quando è assunto in alte dosi.
Il terribile GHB
Alla luce di questi fatti, c’è ancora la possibilità che l’incriminato fosse davvero innocente, ma c’è da chiedersi se procurarsi questi prodotti non sia troppo facile. In Italia, il GBL rientra fra le sostanze poste sotto controllo nazionale e chi ne viene trovato in possesso è soggetto a sanzioni. Invece, per il GHB è previsto l’uso lecito ad uso terapeutico dietro prescrizione medica.
Anche il GHB è liquido, ma non ha né colore né sapore particolari oltre ad essere praticamente uguale come consistenza e trasparenza all’acqua. Metterlo nel bicchiere di uno sventurato senza che sospetti nulla, dunque non è difficile. In alcuni casi, si trova in pastiglie e il farmaco venduto in Italia che lo contiene si chiama Alcover. Meglio essere in guardia in caso si vedesse una confezione simile in casa di qualcuno di cui non sono noti problemi di salute.