Ecco tutto quello che serve sapere sullo stafilococco, sui sintomi che causa e la pericolosità che gli si attribuisce: occhi aperti
Gli stafilococchi sono batteri a forma sferica in grado di vivere solo in presenza di ossigeno. Si tratta di microbi che popolano normalmente la nostra pelle e il nostro naso e, nella maggior parte dei casi, non causano alcun problema o danno origine a infezioni cutanee non gravi e curabili in modo semplice. In alcune circostanze, però, sono in grado di trasformarsi in agenti patogeni pericolosi. Il responsabile della maggior parte delle infezioni è lo Staphylococcus Aureus.
L’infezione da stafilococco si contrae mediante il contatto fisico con qualcuno che ne è infetto, per cui è molto facile che si diffonda in ambienti come quello scolastico o lavorativo. Anche le superfici possono venirne contaminate, quindi, toccandole si favorisce al microbo l’ingresso nel proprio corpo. Ecco cosa può causare, che sintomi dà, come curarsi ma soprattutto come proteggersi.
Infezione da stafilococco: ecco cosa fare
Solitamente, lo stafilococco genera sintomi principalmente cutanei. Questi possono essere noduli simili a foruncoli, che possono arrossarsi e gonfiarsi, bolle sulla pelle che poi si trasformano in croste (si chiama in gergo tecnico impetigine) o può dare origine alla cellulite, che consiste in gonfiore e arrossamento di una specifica area cutanea che quindi si scalda e prude. Nei casi più gravi, però, lo stafilococco può coinvolgere le ossa, i polmoni, le articolazioni, il cuore o il sangue.
La maggior parte delle infezioni da stafilococco si cura mediante un trattamento antibiotico, sebbene in alcuni casi questi batteri possono essere antibiotico-resistenti e quindi richiedere approcci curativi più specifici. Per proteggersi dall’infezione di stafilococco è importante adottare precise norme igieniche, come ad esempio il lavaggio accurato e molto frequente delle mani con il sapone disinfettante, la pulizia e la copertura di eventuali ferite (dalle quali il batterio può entrare) e la disinfezione di superfici.
Inoltre, si consiglia di non condividere gli oggetti di igiene personale come asciugamani, biancheria, lenzuola, rasoi e spazzolini da denti, da lavare frequentemente in acqua calda con una soluzione disinfettante. Nel caso in cui a una persona con cui si convive sia diagnosticata un’infezione da stafilococco, è bene proteggersi lavando le superfici con cui è venuto a contatto e, per qualche giorno, stando lontani e cercando di non condividere troppi oggetti ed ambienti.