Anna Oxa irriconoscibile. Un momento indimenticabile della sua vita artistica, che ha dato il via ad una grande carriera che dura ancora oggi.
L’edizione numero 73 del Festival di Sanremo, terminata qualche settimana fa, l’ha vista protagonista sul palco, con il brano Sali (Canto dell’anima) e fuori dal palco con alcune dichiarazioni che hanno suscitato perplessità e commenti piccati. Un’artista, Anna Oxa, ha sempre avuto la sua forte personalità ed il coraggio di scelte, a volte, non facilmente comprensibili, come testimonia il brano da lei presentato durante l’ultima kermesse sanremese.
Anna Oxa irriconoscibile, un’artista mai banale
Non aveva ancora compiuto diciassette anni, quando si è presentata sul palco del Teatro Ariston in occasione del Festival di Sanremo, edizione numero 28. Il suo look per l’occasione è rimasto nel memoriale sanremese. Subito dopo, però, è arrivata la splendida voce di Anna Oxa. Mai, come nel suo caso, il buongiorno si è visto fin dal mattino. Siamo al Festival di Sanremo del 1978.
Un’edizione che è stata presentata da Maria Giovanna Elmi, Stefania Casini e Vittorio Salvetti, organizzatore dell’evento di quell’anno, nonché creatore ed organizzatore dello storico Festivalbar. Un’edizione che ha sancito la vittoria dei Matia Bazar, grazie alla canzone …e dirsi ciao. Le due grandi novità di quell’edizione della kermesse canora sono stati però i due artisti che si sono classificati rispettivamente al terzo ed al secondo posto.
Al terzo gradino del podio si è classificato un esordiente. Un geniale ventottenne di Crotone che morirà soltanto tre anni dopo. Rino Gaetano con la sua Gianna ha portato una ventata nuova al Festival di Sanremo. Musicalità e parole che hanno letteralmente ribaltato i canoni classici sanremesi. La giuria lo ha promosso a pieni voti, collocandolo al terzo posto. In classifica è stato preceduto da un’altra artista esordiente e come Rino Gaetano proveniente dal Sud. Lei è di Bari e si chiama Onna Oxa e si è presentata così…
Un maschiaccio
Sedici anni e una manciata di mesi da spendere tutti sul palco più importante della canzone italiana. Un brano bellissimo, Un’emozione da poco, scritta nientemeno che da Ivano Fossati e a vestire quella voce splendida un abbigliamento eccentrico che certo non esaltava la sua adolescenziale femminilità. Capelli corti, nerissimi e gelatinati, occhi con trucco marcato, abbigliamento da maschiaccio con cravatta e gilet.
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È stata la prima occasione per il grande pubblico di conoscere un’artista dalla voce straordinaria che poi avrebbe partecipato per altre quattordici volte alla kermesse canora vincendola per ben due volte. Nel 1989, in coppia con Fausto Leali, grazie al brano intitolato Ti lascerò ed esattamente dieci anni dopo, nel 1999, con il brano Senza pietà. L’inizio della carriera di una delle voci più belle del nostro panorama musicale. Un’artista che non ha mai imboccato la strada facile della banalità.