Antibiotico: che succede se si salta una dose o non si seguono gli intervalli indicati? Mai sbagliare

Gli antibiotici sono un gruppo di farmaci necessari e a volte indispensabili. Cosa accade se si salta una dose o non si seguono gli intervalli? Attenzione alle conseguenze che molti ignorano.

Durante la terapia antibiotica è fondamentale seguire alla lettera quanto prescritto dal medico. L’antibiotico, infatti, deve avere una concentrazione adeguata nel sangue per un numero adeguato di giorni. Gli orari indicati possono variare tra intervalli di otto, dodici oppure ventiquattro ore. Il tempo di somministrazione è stabilito in base dalle caratteristiche dell’antibiotico.

Ogni antibiotico, ha un suo tempo di emivita. Esiste un tempo, dunque, di assorbimento e di smaltimento nell’organismo. Ma anche un lasso di tempo di concentrazione minima. Ovvero il farmaco è nel sangue nella misura minima concentrazione utile ad impedire la crescita di un microorganismo.

terapia antibiotica
tempi di somministrazione antibiotici (il granata)

La somministrazione di antibiotici deve rispettare con la massima precisione le indicazioni di prescrizione. Infatti, se la dose è insufficiente, il farmaco potrebbe non funzionare e creare delle resistenze. Se, invece, la quantità di antibiotico è troppa, si rischiano effetti collaterali indesiderati. Inoltre, è fondamentale somministrare l’antibiotico con la maggiore regolarità possibile.

Evitare, perciò, di dimenticare anche solo una dose o un giorno di terapia. Poche ore, non fanno la differenza. La dose dimenticata può essere assunta il più presto possibile. Nei casi specifici di dimenticanza di più di una dose, invece, bisogna consultare il medico. Il parere adeguato è necessario per capire come rimediare nel modo corretto.

Perché è così importante la regolarità?

La regolarità di somministrazione è importante perché la maggioranza degli antibiotici è tempo-dipendente. L’efficacia dipende dalla concentrazione minima del farmaco nel sangue. Non deve scendere, per essere efficace, sotto la soglia della minima concentrazione inibente (MIC). Nelle penicilline e le cefalosporine, farmaci ormai di largo uso, il fattore tempo è molto importante.

Nel caso in cui si dimentica di prendere l’antibiotico con uno scarto di un paio d’ore, la successiva somministrazione dovrà tenere conto sempre dell’intervallo di tempo che, se di dodici ore, porterà la successiva somministrazione aggiornata al ritardo. Nel caso di somministrazione ogni 12 ore, si terrà conto delle 12 ore dall’assunzione “ritardata” del farmaco.

antibiotici
uso corretto antibiotici (il granata)

Tuttavia, ci sono farmaci che funzionano in maniera differente. Gli amminoglicosidici sono concentrazione-dipendente. L’ efficacia dipende dal picco che raggiunge il farmaco. Ovvero la quantità di concentrazione dell’antibiotico nel sangue, che deve essere superiore 8-10 volte la concentrazione minima (MIC).

In questo caso specifico non sono importanti gli intervalli di tempo tra una dose e l’altra. Hanno il loro effetto anche dopo la fine della cura. Infine antibiotici come i fluorochinoloni sono ad attività mista. Sono tempo-dipendenti per l’azione battericida nei confronti di alcuni microorganismi. Ma anche concentrazione-dipendenti per altri batteri responsabili di infezioni multi-resistenti. Via, dosaggio e intervallo di somministrazione, sono necessariamente da ricordare, per evitare rischi!

 

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