Nella vita spesso la timidezza non aiuta, e spesso i genitori spronano i propri figli a vincerla, ma facendo più danno che altro segnando per sempre il loro carattere.
La socievolezza, l’apertura agli altri, la capacità di instaurare facilmente relazioni sono virtù preziose. Ma non tutti ce l’hanno, o almeno non così spiccate e non è il caso di farne un dramma. Spesso i genitori si preoccupano che i loro figli siano troppo timidi. Per aiutarli a sciogliersi, loro malgrado, commettono errori anche molto gravi.
Il dottor Jerome Kagan, professore emerito di Psicologia alla Harvard University, ha appurato in una serie di studi che circa il 20% dei bambini nasce con una predisposizione alla timidezza che però, un ambiente socievole e aperto, si attenua nel tempo fino a quasi scomparire. Ma è vero anche il contrario: a volte il piccolo non è timido né introverso, ma lo diventa a causa dell’educazione che riceve.
Gli sbagli assolutamente da evitare con i bambini timidi
In generale, sono 5 gli errori che ogni genitore dovrebbe evitare:
1. Costringerlo a interagire anche se non gli va. Con la forza non si ottiene nulla, se non il risultato opposto a quello desiderato: nei casi più comuni una forte ansia, in quelli più gravi lo sviluppo di una fobia sociale. grande ansia.
2. Parlare al posto del bambino. Come sopra, l’effetto è solo un peggioramento del senso di disagio e di estraniamento. Se il bambino non vuole parlare, non il caso di metterlo sotto pressione.
3. Metterlo in imbarazzo o a confronto con altri bambini. Frasi come “dai, di’ qualcosa” oppure “rispondi, non fare lo stupido” hanno solo un effetto inibitore. E i paragoni sono altrettanto deleteri: accentuano l’insicurezza, umiliano e feriscono.
4. Parlare del “problema” della sua timidezza. Soprattutto se lo facciamo in sua presenza con altre persone. In tal modo, infatti, mettiamo a nudo quella che consideriamo un suo handicap, mentre invece è solo un tratto della personalità, e gli affibbiamo un’etichetta che equivale a uno stigma sociale.
5. Riempirgli le giornate di impegni. Molti genitori sono convinti che questo serva a facilitare la socializzazione. Ma riempire l’agenda del bambino di corsi di pianoforte, nuoto, calcio, pittura, danza, e così via di solito non funziona, soprattutto quando il bambino mostra altri interessi.
Morale: ciò di cui ogni bambino ha bisogno, timido o meno, è una grande dose di affetto e sostegno, oltre all’apprezzamento per i suoi loro progressi. Il modo migliore per incoraggiarlo a interagire con gli altri non è pressarlo, ma motivarlo con il nostro esempio.