Tra le troneggianti scarpe stile Barbie e il profilo basso delle “ballerine”, alcuni esperti spiegano i potenziali effetti positivi e negativi dei tacchi sul corpo femminile.
Vi siete mai chiesti come facciano certe donne a indossare e camminare sui tacchi tutto il giorno? Forse non ci avete mai pensato, ma dovete sapere che è qualcosa di abbastanza doloroso. Soprattutto d’estate, quando il sudore resta letteralmente intrappolato nelle torreggianti calzature, e ritrovarsi con i piedi pieni di vesciche è un attimo… Ecco cosa dicono gli esperti interpellati dal Mirror.
L’impatto che i tacchi alti hanno sul corpo di una persona non va trascurato, fermo restando che lo stile di questo può fare la differenza. Simone Paul, podologa di fama a Londra, spiega che circa il 15% dei suoi pazienti mensili, ha lesioni correlate ai tacchi alti. Ma cosa succede esattamente al piede quando entra in una scarpa col tacco?
Gli effetti collaterali delle scarpe coi tacchi
“Le scarpe con tacco alto fino a 5 cm attivano e fanno lavorare di più i muscoli del polpaccio: questo può migliorare il flusso circolatorio ai piedi e alle gambe, oltre a mantenere la curva naturale dell’arco plantare mentre i muscoli intrinseci del piede sono costretti a lavorare di più”, esordisce Paul. Mentre, indossare tacchi tra 7 e 10 cm sposta il baricentro in avanti e attiva i glutei, che possono aiutare a mantenere una buona postura della parte superiore del corpo. Nessun inconveniente, dunque? Non proprio…
“In generale, la forma naturale del piede determinerà quanto siano comodi i tacchi per chi li indossa – continua la podologa -. Più piatto è il piede, più basso dovrebbe stare il tallone (da 5 a 7 cm al massimo). I tacchi più alti costringeranno il piede in una posizione innaturale ed è più facile andare oltre la caviglia e sviluppare intorpidimento, con successiva spiacevole sensazione di formicolio e punture di spilli. Mentre, se l’arco plantare è più alto, i tacchi alti possono essere tollerati e risultano facili da indossare anche camminandoci per un periodo più lungo.
Nei casi più gravi, se i talloni sono costantemente sotto sforzo, possono svilupparsi infiammazioni, fasciti plantari, metatarsalgia (dolore nella pianta) e non solo. Ma è con i tacchi appuntiti abbinati a scarpe strette e a punta, che possono subentrare danni veramente seri: alluce valgo, osteofiti, indurimento della pelle, calli interdigitali, vesciche. Morale: indossare i tacchi può influenzare positivamente e negativamente i piedi e il resto del corpo, a seconda che scegliamo la scarpa giusta o meno.
Indossare i tacchi può influire sulla postura
Sempre al Mirror uno dei migliori osteopati nel Regno Unito, Anisha Joshi, ha spiegato come indossare i tacchi possa influire sulla colonna vertebrale e, quindi, sulla postura. “La curva naturale della parte bassa della schiena può essere accentuata quando si indossano i tacchi”, dice l’esperta. “Il bacino tende a spingere in avanti, a causa del piede sollevato. L’uso prolungato ed eccessivo dei talloni potrebbe causare una curvatura estrema, nota come ‘lordosi lombare’. E la lordosi lombare potrebbe innescare forti tensioni muscolari e causare dolore lombare persistente”. Ne vale la pena?