Quando succede è una vera scocciatura e si tratta di un danno piuttosto frequente. Ma come bisogna comportarsi in caso di rottura dello specchietto dell’auto e, soprattutto, chi lo paga? Vediamo cosa dice la legge aggiornata al 2023
Quello dello specchietto rotto è un problema piuttosto frequente tra gli automobilisti. Il rischio di ritrovarselo danneggiato è molto alto e, quando accade, sono in molti a domandarsi cosa dica la legge in merito al rimborso del danno provocato. Del resto pur trattandosi di una piccola parte del veicolo, la riparazione di uno specchietto rotto è costosa, che si tratti di quello lato guidatore o lato passeggero.
E, purtroppo, almeno una volta ogni automobilista avrà dovuto fare i conti con questa problematica dal momento che lo specchietto è di fatto la parte dell’auto più esposta e sporgente e, dunque, quella che più rischia di essere danneggiata. Basti pensare al transito di due veicoli su una strada stretta, oppure all’uscita da un parcheggio o da un box calcolata male: a farne le spese sarà proprio questa componente dell’auto che, qualora decidiate di affidarvi ad un professionista per la sua riparazione, impatterà negativamente sulle vostre finanze.
Chi paga in caso di specchietto dell’auto danneggiato? Cosa dice la legge
La spesa per un veicolo di prima fascia potrebbe infatti raggiungere, tra costi per uno specchietto nuovo e tempo dedicato alla sostituzione, anche i mille euro. Ma chi dovrà pagarli? I casi sono diversi ed a tal proposito esiste una specifica legge, aggiornata al 2023, che spiega di chi sia la responsabilità in tal senso. Si potrebbe infatti pensare che sia sempre colui che ha causato il danno a dover rimborsare la spesa ma non si tiene conto di un particolare: in buona parte dei casi l’identità di tale persona non è nota o perché non si è fermato o perché non ha lasciato un biglietto sul veicolo danneggiato con i propri riferimenti o ancora perché non si è reso conto di aver rotto lo specchietto di un’altra auto. Anche se in gran parte dei casi l’automobilista è perfettamente consapevole di averlo urtato ma nonostante questo decide di allontanarsi in tutta fretta, consapevole del fatto che in questo modo non sta commettendo un reato ma un illecito amministrativo.
Il proprietario del veicolo danneggiato, dunque, dovrà procedere autonomamente con la riparazione dello specchietto pagando l’intera e salata cifra finale al carrozziere. Vi è però un’alternativa: qualora abbia in precedenza stipulato una polizza assicurativa a copertura degli atti vandalici le cose cambieranno dal punto di vista economico. Questa assicurazione ‘accessoria’ non è obbligatoria e va sottoscritta a parte qualora l’automobilista voglia godere di una extra tutela in caso di danni provocati da un atto incivile. È importante, nel caso degli specchietti, dal momento che non rientrano nella copertura offerta dalla polizza cristalli. In caso di atto di vandalismo dunque entrerà in gioco la polizza assicurativa a copertura del danno e così anche in caso di contatto con un’altra auto.
Specchietto rotto, le tre casistiche da considerare
Ma cosa succede quando aprendo la portiera si entra a contatto con un altro veicolo oppure con un ciclista o con un pedone, andando a rompere il proprio specchietto? In questo caso occorre rifarsi ai contenuti del Codice della Strada che è molto chiaro in tal senso.
La responsabilità è del proprietario dell’auto danneggiata, in quanto è vietato aprire le portiere e scendere dal mezzo lasciandole aperte senza prima assicurarsi che questo non costituisca in alcun modo un pericolo o una forma d’intralcio per terze persone. Insomma in questo caso, a meno che la causa non sia legata, ad esempio, ad un sorpasso a destra, sarà il proprietario del mezzo con lo specchietto danneggiato a dover provvedere a sue spese alla riparazione.