Il comportamento di una figlia restia a contribuire alle bollette di casa ha sollevato un polverone sui social e non solo.
“Sto sbagliando?”. È l’amara domanda di una mamma ha chiesto consiglio sulla piattaforma Mimsnet, dedicata alle problematiche dei genitori. Sua figlia si rifiuta di contribuire al pagamento delle bollette di casa. Non solo “bamboccioni”, direbbe qualcuno, ma anche di manica corta…
Siamo in Inghilterra. Secondo quanto ha raccontato la donna, una volta terminato il college la figlia ha deciso di prendersi un po’ di tempo per capire quale carriera volesse intraprendere. Nel frattempo si è trovata un “lavoretto” come cassiera in un supermercato che le fruttava un salario mensile di 800 sterline (poco più di 900 euro), oltre a una tessera con dei buoni sconto da utilizzare nello stesso negozio. Niente male come primo impiego. L’idillio operò è durato poco.
La contesa delle bollette tra mamma e figlia
A quel punto la donna ha chiesto alla figlia di aiutarla con le spese per la casa, versando una quota una tantum di 50 sterline al mese. E per un certo periodo è filato tutto liscio. Fino a quando la ragazza non ha deciso di licenziarsi a seguito di un brutto litigio con il suo datore di lavoro. La ragazza ha poi trovato lavoro in un fast food, dove però lo stipendio era più basso e non prevedeva naturalmente la tessera sconto del supermercato. È allora che sono cominciati i guai.
“Le ho detto che dal momento che le bollette stanno aumentando e non ho più accesso allo sconto, deve contribuire di più, versando 75 sterline al mese invece di 50, che in realtà è meno di quanto avrei risparmiato con lo sconto”. Peccato che la figlia abbia risposto picche e sia andata su tutte le furie: “Si è scagliata contro di me e ha detto che non è giusto, perché dal momento che guadagna meno dovrebbe pagare meno, e che io sono una persona orribile e cattiva dentro”.
Come sempre il popolo del Web si divide: da un lato c’è chi ritiene sia giusto che la figlia contribuisca almeno in minima parte alle spese di casa, visto e considerato che si tratta di un importo mensile irrisorio. Dall’altro chi considera addirittura “folle” la richiesta della madre: ”Non capirò mai i genitori che fanno pagare l’affitto ai figli, qualunque età abbiano mi sembra strano – scrive qualcuno -. Non dovresti mai far pagare a tuo figlio qualcosa che un genitore dovrebbe fare gratuitamente”. La querelle continua…