Possono essere l’unica soluzione per andare in pensione con alcuni anni di anticipo: scopriamo cosa sono e come e a chi dobbiamo comunicarli.
I contributi figurativi sono accrediti che l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale concede per le gestioni pensionistiche di lavoratori pubblici e privati nei periodi in cui il professionista attraversa una fase di temporanea interruzione oppure riduzione della propria attività lavorativa.
In altre parole, non essendo prevista la maturazione né l’accumulo di contributi a fini pensionistici durante queste fasi di interruzione professionale, ecco che l’INPS provvede a concedere che i contributi “figurino” comunque.
Questi contributi sono essenziali per raggiungere il diritto al pensionamento e, in alcuni casi, anche per poter calcolare e definire l’ammontare dell’assegno mensile che si ha il diritto di ricevere. Per questi motivi, certificare di avere il diritto di beneficiare dei contributi figurativi, qualora la propria carriera professionale li abbia maturati, è fondamentale per definire il requisito contributivo che dà diritto alla pensione.
Certificare i contributi figurativi: ecco la procedura
Il riconoscimento massimo di contributi figurativi che è possibile ottenere è di 5 anni. Il che, inoltre, significa che la certificazione può consentire anche il pensionamento anticipato. Ad esempio: rispetto ai 67 anni di età per il raggiungimento della pensione, se ho l’età di 62 anni e durante la mia carriera lavorativa ho accumulato 5 anni di contributi figurativi, ecco che certificandoli attraverso l’INPS posso già ottenere il diritto alla pensione di vecchiaia, con 5 anni di – potremmo definirlo – “abbuono”. Come fare quindi per certificarli?
La richiesta della certificazione all’INPS dei propri contributi figurativi può avvenire sia attraverso spedizione cartacea per raccomandata con ricevuta di ritorno all’Istituto del modulo di riferimento, sia direttamente dal sito web ufficiale ed istituzionale dello stesso, accedendo al proprio profilo tramite SPID, CIE oppure CNS.
I servizi dedicati presenti sul sito (dal quale ricordiamo che si può scaricare anche il modulo per chi desidera inviarlo nel formato cartaceo tramite raccomandata) sono diversi e variano a seconda dei casi di specie: come, ad esempio, per malattia ed infortunio; per aspettativa in relazione a cariche pubbliche elettive; per il finanziamento da enti utilizzatori; e simili. Dunque occorre scegliere il servizio relativo al proprio caso (o anche più d’uno, in caso sussistano).
E’ possibile in alternativa fare domanda anche per via telefonica, ovvero rivolgendosi al numero 803 164 da rete fissa o 06 164 164 da rete mobile. Infine, è possibile anche scegliere di recarsi fisicamente presso gli enti di patronato e CAF del territorio e rivolgersi agli sportelli dedicati ai servizi per il cittadino.
