Tamponamento auto, che brutto guaio! Ecco la guida per fare la cosa giusta al momento giusto, occhio ai dettagli, fanno la differenza.
Danno e beffa, quando entra in gioco il tamponamento auto, si balla eccome, di dolore! Ci sono tante conseguenze, a partire da quelle fisiche perché ci si può fare davvero male, fino al fatto di avere l’auto distrutta. Insomma, se una giornata deve partire proprio male, nell’immaginario comune, è proprio così! Sei in ritardo al lavoro, hai da accompagnare i bambini e scuola, e un personaggio stressato quanto te ti tampona, cosa fai? Ecco la guida per non rimaner fregato, mai!
Entra in gioco la legge davanti un tamponamento auto, perché è una questione a volte mal gestita da chi ne è vittima. Innanzitutto, mai perdere la calma o litigare prendendosi a colpi di parole con l’altro conducente, non ha alcun beneficio. Stressa ulteriormente e rallenta le cose, ricorda infatti che devi andare al lavoro. Ci arriverai con un po’ di ritardo, ma se attui questi consigli non avrai problemi.
Dopo aver riacquisito le tue facoltà di calma e concentrazione, assicurati che nessuno si sia fatto male. La prima cosa da fare è infatti chiamare il 118 e le forze dell’ordine. Se si tratta di un incidente lieve, si pagherà una semplice multa, ma in caso contrario sono maggiori le questioni da tenere in considerazione. Si tratta di tener presente la possibilità di testimoni, i quali sono fondamentali se sono stati riportate 3 motivazioni al tamponamento. Perché fungono da base veritiera, per far sì che i conducenti abbiano dichiarato il vero.
Infatti, il primo documento stilato è il CAI, cioè il modulo blu di contestazione amichevole. Ne va scritto uno, ma se l’altro conducente non è d’accordo, non lo firma, e ne riscrive uno lui in autonomia, e ce ne sono quindi due da valutare.
Tamponamento auto, come gestire al meglio il danno
È il giudice che invia le contestazioni alla Procura della Repubblica quando ci sono 3 cause, ed è lì che la materia giuridica entra in gioco. È presente anche quando ci sono feriti, è infatti obbligatorio per legge prestare soccorso, altrimenti si commette un reato. Questo in linea con art. 189 comma 6° del codice della strada. Dopo aver sottoscritto il modulo blu, cosa occorre fare e soprattutto sapere?
È bene sapere che c’è la possibilità di risarcimento diretto per il conducente danneggiato, ma deve farne richiesta entra 3 giorni dal sinistro, altrimenti questa possibilità potrebbe venir ridotta. Quindi, come si fa? Il conducente danneggiato si rivolge alla propria compagnia, al fine anche di snellire il procedimento, e riceve l’indennizzo. Questo qualora si tratti di un incidente lieve e nel quale nessuno si sia fatto gravemente male. Le lesioni non devono superare il 9% dell’invalidità permanente.
Tutto questo chiaramente si soddisfa sei i soggetti coinvolti nel sinistro sono regolarmente immatricolati e la targa sia italiana, con la presenza della polizza assicurativa. Allora, cosa accade se l’incidente avviene con un veicolo con targa estera? Assurda e remota ipotesi, ma bisogna esser pronti a tutti, perché bisogna rimettersi in marcia.
Non si può applicare il risarcimento diretto, ma ci si deve rivolgere all’UCI, Ufficio Centrale Italiano, il cui dipendente contatterà l’ufficio estero nel quale risiede la polizza dell’altro conducente, e si metteranno d’accordo per smaltire e risolvere la pratica.