La crema solare è importante per difendersi dai raggi UV. Ma ce n’è una pericolosa per la salute. Cosa dicono gli esperti
Come ogni estate, ci si prepara ad andare al mare per godere di un sano relax e dei caldi raggi del sole, alla ricerca di una bella abbronzatura dorata.
Di prodotti per un’abbronzatura come si deve ve ne sono molti sul mercato, e il loro obiettivo è quello di proteggerci dai raggi UV, facendo in modo che ci si abbronzi senza scottature.
La pelle, infatti, è molto delicata, e soprattutto d’estate, quando il sole è particolarmente cocente, i rischi sono molti. Con l’aiuto della crema solare, si pone un freno all’assorbimenti dei raggi ultravioletti da parte della pelle attraverso un mix di particelle fisiche e chimiche dei filtri, che vanno a costituire una leggere pellicola protettiva, impedendo che si infiltrino nella pelle.
Il punto è, infatti, che i raggi UVB sono tra le prime responsabili di tumore della pelle e anche di fastidiose scottature (a volte anche serie). Tra l’altro, i raggi UVA, non solo apportano danni al DNA, ma sono causa di invecchiamento precoce della pella.
Ecco perché è essenziale procurarsi una crema protettiva di un certo tipo in modo che possa essere efficace nel proteggere la tua pelle dall’esposizione al sole. Non tutte le creme sono efficaci, e qualcuno può anche creare danni.
Crema solare: perché non usare questo tipo
Come avvertono l’Environmental Working Group (EWG) e la FDA (Food and Drug Admnistration), è importante controllare anche da quali ingredienti è composta la crema solare.
Nel dettaglio, infatti, i due enti pongono l’attenzione sull’Ossibenzone, un filtro per raggi UV che preoccupa, in quanto sarebbe ritenuto capace di interferire con il sistema endocrino dell’uomo e alterarne il corretto funzionamento.
Non è impossibile che questo ingrediente possa trovarsi in una crema solare, anzi, EWG ha stimato che si trova nel 20% dei prodotti esaminati. Il punto è che mettendo una crema che contiene tale ingrediente, esso è assorbito nella pelle e può introdursi nel sangue e restare nell’organismo, accumulandosi.
L’associazione dei pediatri statunitensi sconsiglia di usare creme con ossibenzone sui bambini. Buona abitudine è, dunque, controllare se nell’elenco degli ingredienti di una crema solare vi sia il suddetto ingrediente. Troverete le diciture oxybenzone, benzofenone-3 o BP-3.
Ergo, è opportuno scegliere solari ecobio certificati, e stare il più possibile all’ombra nelle ore più calde, cercare di proteggersi per tutelare l’integrità della nostra preziosa pelle.