Cosa succede se non si presenta la dichiarazione dei redditi? Ecco cosa si rischia per ritardi od omissioni e come rimediare.
In estate è tempo di fare il 730 (da maggio a settembre) o presentare (entro novembre) il modello Redditi. Non presentare la dichiarazione dei redditi per tempo comporta il rischio di sanzioni più o meno alte. Infatti in caso di dichiarazione tardiva od omessa si rischiano sanzioni anche fino a 1.000 euro.
Deve però essere sottolineata, in questa breve guida, una differenza essenziale tra “dichiarazione omessa” e “dichiarazione tardiva“. A cambiare non è solo il nome, a cambiare sono anche e soprattutto le sanzioni e la possibilità di poter rimediare con un corrispettivo di un decimo del debito.
Una dichiarazione dei redditi omessa è una dichiarazione presentata dopo 90 giorni rispetto alla scadenza prevista per legge. Entro i 90 giorni si parla invece di dichiarazione dei redditi tardiva. La “dichiarazione omessa” non permette di regolarizzare la posizione ed evitare la sanzione, al contrario di quella tardiva, perché si è responsabili di omessa presentazione. Per esempio se la scadenza è il 30 settembre 2023, la dichiarazione è tardiva fino al 31 dicembre dello stesso anno e diventa omessa in seguito ai 90.
Non presentare la dichiarazione dei redditi: rischi e come rimediare
Così come presentare la dichiarazione dei redditi tardiva è diverso dall’omissione, anche nelle sanzioni si deve fare attenzione alla differenza tra le due. Infatti una “dichiarazione omessa” comporta una sanzione amministrativa dal 120% al 240% delle imposte, a partire da un minino di 250 euro.
Se non c’è un debito d’imposta, si applica comunque la sanzione da 250 a 1.000 euro. La sanzione si riduce se la di dichiarazione dei redditi viene presentata entro il termine di scadenza del periodo d’imposta successivo. Se non sono dovute imposte, la sanzione è compresa tra un minimo di 150 euro e un massimo di 500 euro.
Per rimediare alla dichiarazione dei redditi omessa basterà quindi presentare la dichiarazione entro la data successiva e in questo modo si può ottenere la riduzione delle sanzioni. In caso invece di dichiarazione dei redditi tardiva la riduzione delle sanzioni è più diretta e cospicua. Si può infatti rimediare alla dichiarazione tardiva regolarizzando la propria posizione mediante “ravvedimento operoso”. Questo permette di abbattere di molto le sanzioni. Se pagate entro 90 giorni infatti sono pari a solo un decimo del totale e quindi sono pari a un valore minimo di 25 euro.