Disordinati per natura, c’è una spiegazione psicologica dietro questo difetto | Ti riconosci?

Sei una persona disordinata? Può capitare ma dietro questo ci sta una spiegazione psicologica da non sottovalutare

Agli amanti dell’ordine e della pulizia ci stanno sempre coloro che vengono chiamati “Opposti”. Starete pensando che gli opposti si attraggono come dice un famoso detto? Non sempre è così; il disordine potrebbe dipendere da qualcosa di più profondo che, analizzato da alcuni psicologici potrebbe dirci davvero tanto.

disordine di natura
imparare ad essere più ordinati- ilgranata.it

Ti sei mai chiesto come mai una persona potrebbe essere disordinata ma soprattutto questo potrebbe essere un indicatore della psicologia? Qualche tempo fa una ricerca che ha fatto il giro del web condotta dal team di Kathleen Vohs presso l’Università del Minnesota ha ribaltato il risultato.

Possiamo spiegare meglio: tutti i media avrebbero affermato che chi è disordinato è sicuramente più creativo. Peccato che si tratterebbe di un risultato distorto, in quanto il titolo della ricerca recitava questo L’ordine produce scelte salutari, generose e convenzionali. Il disordine produce creatività”. Lo studio ha analizzato gli effetti del disordine sulle scelte individuali ma non sulla personalità.

Cosa dice la psicologia sulla questione disordine?

In realtà lo studio di cui vi abbiamo parlato prima ha analizzato che, chi è più ordinato tende a fare delle scelte anche alimentari molto più sane rispetto a chi non lo è. Quindi ci chiediamo: Cosa c’entra la creatività? In conclusione, si può dire che lo studio non ci ha comunicato nulla dal punto di vista psicologico ma solo che l’influenza può esercitare una camera ordinata sulla psiche.

disordine
ecco come fare a risolvere il tuo problema- ilgranata.it

Secondo, invece, la psicoanalisi il disordine è una maschera che l’individuo indossa con sé stesso; questo diventa un escamotage per evitare di guardarsi dentro e riconoscere più facilmente i propri limiti. Gli oggetti lasciati qui e lì rappresentano le questioni lasciate in sospeso, irrisolte o rinviate ad un futuro ipotetico.

La persona disordinata, infatti, evita di fare progetti e preferisce considerare le diverse situazioni man mano che esse si verificano. Il disordine, quindi, rappresenta una forma di evitamento del dolore. Il non fare diventa quasi una protezione da eventuali delusioni, rancori, disagi, rimorsi o colpe.

Il disordinato può avere un passato molto difficile; la costruzione della propria identità è stata lasciata al caso, da un lato la persona si conosce profondamente, dall’altro può essere paralizzata all’idea di auto-affermarsi.

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