Il prezzo di questo alimento, e non solo, è salito in modo vertiginoso come dimostrano i dati Istat. Ecco cosa sta accadendo
Negli ultimi anni, gli italiani si sono trovati di fronte a tutta una serie di sfide pesanti, se così possiamo chiamarle, che li hanno messi a durissima prova.
Partiamo col dire che dal 2020, con l’avvento dell’emergenza Covid, i cambiamenti sono stati repentini e hanno riguardato un po’ tutti i settori. Tra lockdown vari e restrizioni, con tanta gente che ha perso il lavoro, la vita non è stata affatto semplice.
Terminata l’emergenza pandemica, è arrivata la guerra tra Russia e Ucraina, ancora attualmente in corso, che ha portato alle stelle l’inflazione e c’è stato un aumento, non solo in Italia, di diversi tipi di beni e servizi.
Le bollette di luce e gas a prezzi esorbitanti, il caro benzina, e tutti gli altri settori, anche quello alimentare, toccati da rincari piuttosto consistenti. A questo già complesso contesto, va ad aggiungersi il recente aumento di alcuni alimenti, tra cui uno, in particolare, che mangiamo con una certa frequenza.
Alimenti, prezzi che scendono, prezzi che salgono
Come riporta il Codacons, alcuni alimenti largamente consumati nel nostro Paese hanno subìto un significativo aumento di prezzo, in particolare uno.
Come mostrano i dati Istat, è possibile osservare che il prezzo della pasta è sceso dello 0,3% nel maggio 2023, ma per fare il sugo di pomodori c’è una stangata non indifferente. A quanto pare, la cifra che si andrebbe a spendere potrebbe raggiungere fino al 18,2% in più.
Il Ministero Imprese e Made in Italy spiega che nei prossimi mesi potrebbe verificarsi un calo dei prezzi, ma i dati, nel frattempo, sono quelli che seguono. Da quanto riporta il Codacons, citando dati Istat, a maggio il settore vegetali ha fatto rilevare un aumento medio del 14,6% su base annua.
Sono aumentate le patate del 22,4%, i pomodori del 18,2%, così come i cavoli (17,9%). Idem le arance, cresciute del 13,2% su base annua. Pasta in calo, quindi, ma per condimento e contorni forti aumenti.
Come riporta Skytg24, Anna Rea, presidente Adoc, ha commentato i suddetti aumenti sottolineando la tendenza speculativa di tali manovre ed esortando a un intervento immediato e incisivo in merito. «Di fronte a questi prezzi insopportabili, il consumo delle famiglie diminuisce in modo sostanziale, nonostante si tratti di prodotti salutari per le persone e che dovrebbero essere accessibili a tutti», ha chiosato Rea.