Gli elettrodomestici in casa possono essere causa di bollette salate. Occorre fare attenzione ai consumi e anche all’impatto ambientale.
Le bollette salate sono sempre state un problema ma, ultimamente, con i rincari lo sono ancora di più. È importante, quindi, riuscire a gestire in modo responsabile l’energia in casa. Ci sono, ad esempio, diversi elettrodomestici che possono consumare più di altri e a cui prestare particolare attenzione.
Durante l’estate, poi, alcuni apparecchi elettrici – caratterizzati da un’elevata potenza – possono nascondere brutte sorprese, per quanto riguarda il consumo di energia elettrica. Scopriamo come fare attenzione agli elettrodomestici, quali consumano di più e come evitare le bollette salate.
Elettrodomestici, quali consumano di più
Ci sono elettrodomestici che consumano di più. Uno a più alto consumo è, senza alcun dubbio, il condizionatore: durante la stagione estiva, il suo utilizzo è particolarmente diffuso e il suo consumo viene mediamente attestato attorno ai 450 kWh di energia elettrica (120 euro all’anno circa).
C’è, inoltre, da dire che il condizionatore ha anche un importante impatto sull’ambiente, con un consumo di circa 143 kg di CO2 all’anno. Per diminuire impatto ambientale e consumo energetico, occorrerebbe ricorrere a condizionatori di classe energetica A e preferire modalità ECO e di deumidificazione. Per un corretto funzionamento, non dimenticate di pulire anche i filtri.
L’asciugacapelli o phon può arrivare a un consumo di oltre 2000 kWh all’anno, per quanto riguarda l’energia elettrica e a un impatto ambientale di circa 25 kg di CO2 all’anno.
C’è, poi, l’irrinunciabile frigorifero che, purtroppo, necessita di stare costantemente in funzione: in questo caso, si parla di 100-240 Watt all’ora circa e di un impatto ambientale pari a circa 102 kg di CO2 all’anno.
Da menzionare anche lavatrice, lavastoviglie e forni. La lavatrice – il cui consumo dipende da fattori come la temperatura e i cicli di lavaggio, oltre che la classe energetica – mediamente consuma circa 64 kg di CO2 l’anno.
La lavastoviglie, mediamente, consuma circa 220 kWh all’anno circa e circa 140 kg di CO2 all’anno, come impatto ambientale. Il forno a microonde, invece, può consumare circa 2.400 Watt e produrre 133 kg di CO2 l’anno.
Infine, il forno elettrico – a seconda della temperatura utilizzata e dei tempi di cottura – può produrre circa 66 kg di CO2 l’anno.
Il primo consiglio da seguire per risparmiare in bolletta, è quello di acquistare degli elettrodomestici che siano ad alta efficienza energetica, per consumare meno. Da non dimenticare l’importanza di fonti di energia rinnovabile e pulita grazie, ad esempio, all’installazione di pannelli fotovoltaici, per poter consumare l’energia prodotta dai pannelli solari.
L’installazione di pannelli del genere, sul tetto dell’abitazione, può contribuire sia alla riduzione delle emissioni di CO2 che a un notevole risparmio economico.