Negli ultimi giorni è stato ritirato dal commercio un farmaco per il trattamento di una malattia estremamente rara.
I motivi per cui un farmaco viene ritirato dal commercio possono essere vari. Potrebbe essere diventato obsoleto, a seguito della scoperta di una molecola più efficace oppure i motivi possono riguardare la sua efficacia.
Com’è logico che sia, infatti, per essere in commercio e venire prescritto ai pazienti, è necessario che un farmaco sia efficace e che svolga esattamente la funzione per cui è stato formulato.
Oltre a questo, è anche necessario che i rischi e gli effetti indesiderati siano proporzionali ai benefici. Sarebbe completamente illogico somministrare un farmaco che faccia più bene che male a un paziente qualsiasi.
Si potrebbe pensare che tutti questi accertamenti debbano essere eseguiti prima di mettere un qualsiasi farmaco in commercio, e in effetti la prassi è esattamente questa. Potrebbe accadere però che studi e osservazioni successive rivelino dei “difetti” di funzionamento del farmaco che non erano emerse durante i primi controlli.
Quando questo si verifica, le autorità deputate al controllo dei farmaci operano in maniera da tutelare i pazienti e i medici.
Il farmaco ritirato dal mercato era “inutile”
A finire nel mirino delle autorità di competenza in questi giorni è stato un farmaco utilizzato per il trattamento del dolore nei pazienti affetti da anemia falciforme.
Questa particolare forma di anemia trova la sua causa nella presenza di globuli rossi a forma di falce all’interno del flusso sanguigno. A causa della loro forma “non corretta”, queste cellule non sono in grado di svolgere i loro compiti con la stessa efficienza dei globuli rossi normali. Per questo motivo, provocano nel soggetto una grave forma di anemia.
Questa malattia causa anche dolori molto forti nei pazienti che ne sono affetti. E che, per questo motivo, utilizzano spesso dei medicinali per il trattamento del dolore in sede domestica. Dunque, permettendo al paziente di non andare in ospedale per vedere alleviato il dolore costante da cui sono afflitti.
Il farmaco recentemente ritirato dal mercato, e che quindi non può più essere prescritto per il trattamento dell’anemia falciforme è l’Adakveo (crizanlizumab). Il motivo del suo ritiro è che i risultati dei test non hanno dimostrato in maniera lampante la sua efficacia. In pratica, per l’Unione Europea il rapporto benefici – rischi dell’assunzione del farmaco non è accettabile. Allo scopo di tutelare la salute dei pazienti, quindi, il farmaco è stato ritirato dal mercato.