In estate capita spessissimo di sentire le gambe gonfie per il caldo, ma esistono esercizi efficacissimi per risolvere il problema.
Il gonfiore al livello degli arti inferiori deriva, come ormai tutti sappiamo, dall’accumulo di liquidi nei tessuti delle gambe. Il ristagno prolungato può portare a diversi problemi di salute, come per esempio alla formazione di varici o addirittura di edemi.
Per questo motivo, soprattutto se svolgiamo mansioni che ci costringono a stare molto tempo in piedi, è strettamente necessario eseguire esercizi che permettano ai liquidi di defluire verso i reni, dove verranno filtrati ed espulsi attraverso le urine.
La saggezza popolare ci insegna che l’accorgimento fondamentale da fare è tenere le gambe in alto prima di andare a dormire, preferibilmente appoggiandole al muro. Anche se il principio su cui si basa questo consiglio è assolutamente corretto, tenere solo le gambe alzate non è molto efficace, quindi che fare?
Per eseguire questi esercizi è necessario utilizzare un sostegno da yoga, come un cuscino cilindrico imbottito da mettere sotto ai fianchi mentre siamo stese con la schiena a terra.
Il primo esercizio consiste nel distendersi in senso perpendicolare a un muro, con il cuscino sotto ai fianchi. A questo punto bisognerà appoggiare le piante dei piedi al muro e cominciare a tamburellare velocemente con i piedi contro la parete, alternando piede destro e piede sinistro, come se stessimo camminando velocemente.
Un secondo esercizio consiste nel rimanere nella stessa posizione ma eseguire una rotazione completa della gamba piegata, alternando ancora una volta destra e sinistra. Mentre una gamba rimane con il piede appoggiato al muro, l’altra gamba si solleva leggermente e si piega, quindi esegue un cerchio completo con il ginocchio piegato e torna in posizione con il piede contro la parete. Terminata la circonduzione con la prima gamba si passa all’altra e così via, alternandole.
L’ultimo esercizio serve a contrarre a fondo il diaframma, in maniera da “pompare” tutti i liquidi raccolti dalle gambe verso gli organi interni. La posizione di partenza è sempre la stessa, quindi con le gambe alzate, il cuscino sotto ai fianchi e i piedi appoggiati alla parete. In questo caso, però, non si tratterà di muovere le gambe ma di contrarre i muscoli addominali come se si volesse spingere l’ombelico verso il pavimento. Nell’eseguire questo movimento ci si potrà aiutare con la forza delle gambe, che rimarranno saldamente appoggiate contro il muro.
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