Non ci rubano solo l’identità e i dati bancari. Oggi, gli hacker possono colpire la nostra salute. La scoperta inquietante
Abbiamo imparato a scoprire, nostro malgrado, la pericolosità che hanno assunto gli hacker nel mondo come lo conosciamo oggi. Fin qui, però, sapevamo che i criminali informatici potessero attaccare e intaccare i nostri dispositivi elettronici quali pc e cellulari. Non che potessero addirittura ucciderci. Ma quello che sta emergendo è a dir poco inquietante.
Ormai sono all’ordine del giorno le notizie che riguardano l’attività criminale degli hacker, che si infiltrano nei nostri dispositivi elettronici, che siano pc, tablet o smartphone. In un mondo come quello che viviamo oggi, infatti, su questi apparecchi elettronici c’è la nostra vita.
E, infatti, i criminali informatici vogliono rubarci l’identità, chiedendoci poi un riscatto per non divulgare dati sensibile. E, soprattutto, vogliono i nostri dati economici e finanziari, quali quelli bancari. Il consiglio che vi diamo, ovviamente, è quello di fare molta attenzione, perché i metodi per ingannare sono sempre i più subdoli.
Ciò che, fino a oggi non sapevamo, però, è che adesso, a causa dell’attività illecita di questi soggetti, la salute dei cittadini è a rischio. Ecco come potrebbero colpire, soprattutto i soggetti più fragili.
Gli hacker possono colpire la nostra salute
Un recente studio, infatti, ha certificato come negli ultimi cinque anni siano arrivati a essere circa 150 gli attacchi che i criminali informartici hanno fatto a peacemaker, defibrillatori e dispositivi per diabetici. Come potete capire, dunque, a rischio sono soprattutto le persone che hanno determinate patologie e, quindi, più fragili, magari anche in là con gli anni.
Lo studio arriva direttamente dall’Università Tor Vergata di Roma, che ha documentato come questa pratica odiosa e criminale sia messa in atto essenzialmente per estorcere denaro alle aziende che producono questo tipo di apparecchiature. Non solo, a rischio, ovviamente, sono anche personaggi pubblici per i quali è noto che utilizzino questi dispositivi medici. Negli ultimi anni, infatti, sono stati documentati attacchi ad alcuni diplomatici in varie zone del mondo.
Secondo quanto emerge, si utilizzano onde elettromagnetiche per interferire con il corretto funzionamento dei macchinari. E se, per ora, il numero di attacchi appare tutto sommato esiguo, con il passare degli anni il numero di questi casi potrebbe crescere in maniera preoccupante e devastante.