Sono pochissime le persone che, senza essere imparentate, si somigliano come se fossero una coppia di gemelli. Ma che legame c’è tra loro?
Una ricerca scientifica ha prodotto dei risultati interessanti analizzando diverse coppie di sosia, ecco cosa hanno scoperto gli esperti. Sosia: ovvero persone senza legami di parentela tra loro che, tuttavia, si assomigliano al punto da sembrare gemelli. Una somiglianza incredibile, quella tra i sosia, resa in tedesco col termine Doppelgänger, più o meno equivalente al latino alter ego.
Qualcuno ha calcolato la possibilità di trovare sul pianeta una nostra “copia” non imparentata con noi: si tratta di una probabilità di ordine infinitesimale, meno di una su mille miliardi. Un’eventualità esigua, in sostanza, quella di trovare un “gemello” che con noi non presenta alcun vincolo di parentela.
Ma accantonando un momento le statistiche sui Doppelgänger, degno di nota ci pare quanto ha cercato di capire un team di ricercatori spagnoli. Il gruppo di ricerca era interessato a indagare su che cosa accomuni mai queste persone così somiglianti dal punto di vista fisico da poter essere scambiate per gemelli separati alla nascita. Cosa hanno in comune i sosia oltre, va da sé, lineamenti fisici e l’estetica?
Ebbene, dalla ricerca – apparsi su Cell – si evince che i sosia si somigliano anche sotto il profilo del patrimonio genetico, malgrado l’assenza di parentela tra di loro. Coppie di “gemelli diversi” dunque? A queste conclusioni sono giunti i ricercatori che hanno preso le mosse da “I’m not a look alike!” (“Non sono un sosia!”), un progetto artistico lanciato dal fotografo canadese Francois Brunelle.
Dopo aver reclutato 32 coppie di sosia per il loro progetto, gli scienziati li hanno sottoposti a un test del Dna chiedendogli anche di compilare un questionario sulla loro vita.
Infine hanno esaminato le foto delle coppie di Doppelgänger con dei programmi di riconoscimento facciale. L’intelligenza artificiale ha riconosciuto 16 coppie come gemelli identici, mentre le altre 16 non sono state riconosciute come tali dal software. Gli esami del Dna hanno confermato i risultati dei software di riconoscimento facciale: le 16 coppie di sosia più simili erano anche quelle con più geni in comune. Condividevano insomma le varianti genetiche che determinano quali forme avranno naso, occhi, bocca, labbra, perfino la struttura delle ossa.
Ma c’è di più: oltre alle fattezze, molti sosia condividevano anche abitudini e stili di vita simili, e anche il livello di istruzione e vizi come il fumo. Il che porta a pensare che le variazioni genetiche possano incidere forse anche su certi tipi di comportamenti.
I ricercatori hanno trovato però anche fattori divergenti tra i due sosia: ad esempio sotto il profilo epigenetico – cioè l’insieme delle alterazioni del Dna provocate dall’azione dell’ambiente e del comportamento – la coppia di Doppelgänger era molto diversa. E lo stesso poteva dirsi per il microbioma (l’insieme di microrganismi presenti nel corpo umano).
Infine la ricerca ha anche dei limiti, dato che l’indagine ha coinvolto un campione di volontari molto ridotto (solo 64 persone) e per di più di sola origine europea. Nulla garantisce dunque che variando la composizione etnica del campione i risultati rimangano i medesimi.
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