Il collutorio è di sicuro presente nello scaffale del nostro bagno, ma di che cosa è fatto? E sapevi che può essere usato anche per altri impieghi e non solo per disinfettare il cavo orale?
Il collutorio è famoso ed utilizzato quasi tanto il dentifricio. La composizione di questo prodotto ovviamente varia in base al brand e al risultato che vuole dare. L’ingrediente base del collutori generalmente è l’acqua. Ma adesso andremo a scoprire anche gli altri elementi (e gli altri usi) del collutorio.
Come già accennato, si tratta di una soluzione acquosa, pertanto l’acqua sta alla base degli ingredienti. Non tutti i collutori hanno l’alcol, ma quest’ultimo – laddove presente – serve ovviamente come disinfettante. Poi ci sono gli estratti generalmente di erbe che variano di brand in brand: si passa dalla menta, all’eucalipto, alla salvia.
Esse conferiscono freschezza e hanno il potere di essere antibatteriche. Un altro componente possibile del collutorio è il fluoro: quest’ultimo previene le carie. E poi, per mantenere il PH della bocca adeguato, possiamo trovare il cloruro di sodio. Infine, alcuni collutori (specie quelli per i più giovani) sono dolci, grazie all’aggiunta di saccarina o comunque dolcificanti artificiali.
Per una corretta igiene dentale il tris infallibile è quello composto da dentifricio, filo interdentale e appunto collutorio. Ma questo quando va usato? Ebbene, sembrerà, strano, ma una vera e propria risposta non c’è.
Alcuni produttori usano indicare sulla confezione una specifica routine d’uso. Alcune ricerche scientifiche condotte fanno emergere la necessità di non utilizzare, subito dopo aver lavato i denti, il collutorio perché inibirebbe il potere del fluoro contenuto nel dentifricio.
Ad ogni modo utilizzare prima o dopo essersi lavati i denti il collutorio farebbe comunque bene. L’importante è seguire dei pratici suggerimenti ad integrazione dell’uso del collutorio, dentifricio, spazzolino e filo interdentale. Ve li daremo noi stessi, di seguito.
Innanzitutto non bisogna trascurare le visite dagli specialisti. Controlli periodici fanno sì che si possano individuare nel minor tempo la formazione di placca o carie.
Un’alimentazione bilanciata fatta di tanta frutta e verdura, carboidrati, proteine e grassi nelle giuste quantità, ma zero o pochissimi zuccheri fanno la differenza, favorendo una buona salute dei nostri denti.
Ovviamente, tra le altre, resta la regola di lavarsi i denti dopo ogni pasto, facendo attenzione a far durare il lavaggio almeno 30 secondi per ogni semi arcata. Infine, usare un dentifricio al fluoro e meglio munirsi di uno spazzolino elettrico: le testine di quest’ultimo o lo spazzolino manuale va cambiato non appena le setole iniziano a cambiare forma.
Completiamo questo post parlandovi di quanto accennato nella introduzione: gli usi alternativi del collutorio.
Non solo per l’igiene del cavo orale, il collutorio (che si scrive con una sola t, derivando dal latino collùtus, termine derivante da collùere, sciacquare) può essere utilizzato in altri contesti, sebbene per lo più collegati a salute e igiene.
Come segnalato da diverse fonti online, il collutorio può essere utilizzato come antimicotico, come deodorante, per rinfrescare l’aria ed eliminare i cattivi odori, per eliminare lo sporco ma anche per combattere le zanzare e prevenire forfora.
Insomma, il collutorio sarebbe una vera e propria panacea. Ma per i singoli usi continuate a leggerci: ne parleremo sicuramente più avanti.
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