Imu 2023, come calcolare le esenzioni: chi non è costretto al pagamento

Nel 2023 ci sono delle categorie di persone che non sono tenute a pagare l’IMU. Ecco di chi si tratta esattamente.

In vista della scadenza dell’IMU 2023 a cui manca ancora qualche mese, è importante essere al corrente di cosa bisogna pagare e se, soprattutto, c’è da pagare. Perché è anche possibile che si rientri nell’esenzione da IMU 2023.

Imu
Imu – ilgranata.it

L’Imu 2023 scade, per quanto riguarda la prima rata, il prossimo 16 giugno. È importante dunque, in vista di questa prima scadenza, essere al corrente di chi debba pagarla e chi invece è esente. Ma prima di capire chi è esente e chi no dal pagamento della Imposta Municipale Propria, vediamo insieme cos’è.

In breve, si tratta di una tassa istituita all’epoca del governo tecnico di Monti, nel 2011, ed è un’imposta che va pagata a livello comunali in base al possesso di immobili. Questa tassa è in vigore dal 2012, e va pagata fabbricati differenti dalla dimora principale (ergo dove si è fissata residenza anagrafica e dimora fisica); case principali signorili, aree fabbricabili e terreni agricoli.

Imu: chi non dovrà pagare la tassa nel 2023

Nello specifico, quest’anno saranno esenti dal pagamento dell’IMU anziani ospitati in strutture. Può succedere, infatti, che una persona anziana che è padrona di una casa, si trovi ricoverata in lunga degenza oppure a tempo indeterminato in una casa di riposo.

Imu, chi non lo paga
Imu, chi non lo paga – ilgranata.it

Se la casa non è stata data in locazione, allora si è esenti dal pagare l’IMU. L’esenzione per gli anziani, tuttavia, non va in automatico, ma è un’opportunità che offrono i Comuni. Spetta a questi, con una propria normativa, concedere o meno la suddetta esenzioni. La delibera deve essere riportata sul portale del Comune di riferimento.

E ancora, a essere esenti, in modo parziale, sono i pensionati che hanno residenza in uno Stato estero. L’esenzione prevede la riduzione dell’importo dovuto, a metà. Questo provvedimento si attua per soggetti non residenti che hanno una pensione in regime di convenzione internazionale sull’unico immobile posseduto nel nostro Paese, non affittato né dato in comodato d’uso.

L’estensione dell’esenzione Imu riguarda anche le aree in cui sono occorsi terremoti. Questo esonero è valido fino alla ricostruzione o dichiarazione di agibilità dei fabbricati presenti in Emilia Romagna, Lombardia, Veneto. Nello specifico, sono sospesi i versamenti Imu per zone colpite da terremoto nel periodo 2016/2017.

Non si verseranno, dunque, né acconto né saldo al 16 dicembre 2023 in determinati comuni di Lombardia e Veneto in cui sono occorsi terremoti il 20/29 maggio 2012, nei comuni dell’Emilia Romagna in cui hanno prorogato lo stato d’emergenza, finché non saranno considerati ricostruiti e agibili.

E infine, sono esenti i fabbricati devastati o sgomberati nelle aree del Centro Italia danneggiate dal sisma del 24 agosto 2016.

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