Una sorta di Alhambra di Granada italiana. Alcune caratteristiche la avvicinano e la rendono un luogo magico in Italia.
Non tutti, forse, sanno che nei pressi di Bologna sorge quella che può essere considerata una sorta di Alhambra di Granada: la Rocchetta Mattei. Questo magico luogo sorge, per l’esattezza, a sessanta chilometri circa da Bologna e a pochi passi da Porretta Terme, più esattamente nelle vicinanze di Grizzana Morandi.
Questo edificio dall’architettura davvero particolare e originale è un castello, che sposa sia lo stile arabo-moresco che quello medievale. Tra finestre decorate e statue mozzafiato, scopriamo di più sulla Rocchetta Mattei, l’Alhambra italiano.
Simile all’Alhambra di Granada: la Rocchetta Mattei
Per alcuni versi simile all’Alhambra di Granada, la Rocchetta Mattei ha visto la luce nella seconda metà dell’Ottocento su ordine dell’omeopata e letterato, nonché conte, Cesare Mattei. Quest’ultimo è stato fondatore dell’elettromeopatia, che univa fitoterapia, omeopatia, alchimia e magnetismo.
Nato nel 1809 a Bologna in una famiglia benestante, Mattei ebbe la fortuna di conoscere diversi pensatori dell’epoca. Come detto, si occupò di una medicina, secondo lui, più efficace di quella tradizionale (che non era riuscito a far guarire la madre). Questo tipo di medicina si diffuse in Europa e Mattei fu nominato anche ne I fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij.
Da lui fu voluta la costruzione del castello, nel 1850. Proprio Mattei diresse i lavori, che proseguirono per tutta la vita del conte. L’idea era quella di una sede per la “medicina” da lui creata, così da poter ospitare chi aveva bisogno di essere curato.
L’architettura del castello
Il castello subì lavori per tutta la durata della vita di Mattei, che ne fece modificare diverse volte la struttura. Come detto, lo stile va dall’arabo-moresco passando per il medievale, il gotico e il liberty. Ci sono scalinate, camere, torri e sale da ricevimento che lasciano senza fiato.
All’Alhambra di Granada, somiglia soprattutto per il Patio dei Leoni. I lavori sono stati terminati, nel 1896, dal figlio adottivo: Mario Venturoli Mattei. La Rocchetta Mattei è stata venduta dagli eredi a Primo Stefanelli, che voleva renderla un’attrazione turistica. Alla morte di quest’ultimo, però, la struttura venne chiusa al pubblico e solo per merito della Fondazione Cassa Risparmio di Bologna – che l’ha comprata nel 2005 – è stata nuovamente aperta al pubblico nel 2015.
A gestirla è il Comune di Grizzana Morandi. Come visitarla? Sul sito web, è possibile verificare la disponibilità e acquistare il biglietto d’entrata.