Pasqua si avvicina e non sai quale sia la colomba migliore da acquistare al supermercato? Niente paura, con questo piccolo dettaglio comprerai un prodotto di qualità!
Manca sempre meno a Pasqua e fervono i preparativi in vista del pranzo del 9 aprile. Se hai ancora un po’ di tempo a disposizione per comporre il tuo menù, il tempo stringe sulla colomba. Semplice, al pistacchio, con gocce di cioccolato, mandorle o ancora con tantissime glasse, ormai ce ne sono di ogni tipo e che accontentano tutti i palati.
Tuttavia, proprio perché l’offerta è vasta, non è sempre facile scegliere un prodotto buono e di qualità al supermercato. Anche perché vige la falsa credenza secondo cui artigianale sia meglio di industriale, e in parte è vero. Ma non è sempre così o comunque non è sempre detto che si possa stanziare un budget generoso solo per la colomba pasquale, quando ci sono anche le uova di cioccolato da comprare.
Insomma, serve fare economia senza rinunciare però alla qualità. Ma come fare? Basta prestare particolare attenzione a questo semplice dettaglio per comprare la colomba migliore in assoluto!
Può sembrare scontato, ma in realtà non lo è: l’etichetta, infatti, è l’identificativo del dolce e ci permette di ottenere tutte le informazioni utili per un acquisto più che consapevole e di qualità. Basta seguire poche e semplici indicazioni e potrai gustare un’ottima e deliziosa colomba! Ma a cosa bisogna prestare attenzione in particolar modo?
Innanzitutto, gli ingredienti. Come previsto dalla legge, infatti, tutti gli ingredienti devono essere riportati in etichetta. Ma non solo. Devono essere riportati in modo decrescente, ovvero da quello più utilizzato al meno presente all’interno della colomba. Ma non finisce qui. A prescindere dal gusto e dalle spezie o ancora degli aromi scelti, ci sono degli ingredienti obbligatori che devono essere usati per la preparazione del dolce.
Tra questi troviamo lo zucchero, la farina di frumento, le uova – migliori se di categoria A – minimo il 4% di tuorlo d’uovo, il 16% di burro, il 2% di mandorle, il 15% di agrumi canditi e ancora la pasta acida e il lievito naturale. E a proposito di pasta, attenzione alla dicitura che viene riportata in etichetta. Se leggi, infatti, “lievito naturale” o “lievitato naturalmente” è molto probabile che sia stato utilizzato il lievito di birra al posto della pasta madre che è da preferire.
E infine, fa attenzione alla scadenza, il punto focale dell’etichetta. Se la colomba ha una data di scadenza a lungo termine, allora significa che non è un prodotto di qualità, proprio perché il dolce prevede una lievitazione ottenuta per fermentazione e quindi a breve termine.
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