La lebbra è tornata, c’è da preoccuparsi? Continuano ad aumentare i casi: dove sono i focolai

Preoccupazione per il ritorno della lebbra. Purtroppo i casi continuano ad aumentare e la situazione sta iniziando a sfuggire di mano. Dove sono i focolai?

Molti focolai di lebbra sono stati individuati nelle ultime settimane e la situazione sta iniziando a preoccupare il mondo intero. Stiamo parlando di una malattia che si è diffusa tanti anni fa e che ha causato davvero tanti morti. Si pensava che questa malattia fosse stata debellata, invece negli ultimi anni si sono individuati diversi casi in vari paesi del globo.

la lebbra è tornata, cresce la preoccupazione
La lebbra è tornata, aumentano i contagi (ilgranata.it)

Adesso, però la situazione sta iniziando a preoccupare per diversi focolai che sono stati individuati in Florida centrale dove la malattia sarebbe addirittura diventata endemica. Cerchiamo di capire che cosa sta accadendo e quali potrebbero essere le conseguenze per il nostro paese.

La lebbra è tornata, cresce la preoccupazione

La lebbra sappiamo bene che è una malattia molto seria e pericolosa, la quale colpisce la pelle ed il sistema nervoso periferico. In genere, questa malattia scatena un’ eruzione cutanea che porta alla perdita della sensibilità nella zona colpita. Si può trattare di una zona ben specifica, oppure di un’ area piuttosto estesa in varie parti del corpo. In molti sostengono che sia una malattia scomparsa, ma in realtà non è proprio così.

Preoccupazione lebbre
E’ tornata la lebbra, nuovi contagi – foto: Ansa – ilgranata.it

Attualmente colpisce all’incirca 150 persone all’ anno negli Stati Uniti e oltre 200.000 in tutto il mondo. Proprio in queste ore, i centri per la prevenzione e il controllo delle malattie statunitensi hanno pubblicato un record attraverso il quale hanno messo in guardia la popolazione mondiale circa l’aumento dei casi nel Sunshine state.

A parlare è stato Andrea Maderal, l’assistente alla cattedra di Dermatologia alla Miller School of medicine dell’università di Miami. Quest’ultimo ha voluto in qualche modo rassicurare tutti sostenendo che la malattia è ancora oggi piuttosto rara e che soprattutto non è più letale come un tempo, perché può essere curata con gli antibiotici. Nonostante i passi da gigante che sono stati effettuati in campo medico e tecnologico, non è ancora chiaro come avvenga il contagio.

Un tempo, si diceva che il batterio venisse trasmesso attraverso le goccioline respiratorie e stando quindi a stretto contatto con il paziente infetto. Si presume che l’elevato numero di contagi che sta avvenendo in Florida, possa essere determinato dall’armadillo che è considerata un’altra fonte di contagio. Per questo motivo, viene raccomandato a tutti coloro i quali entrano in contatto con questo animale, di stare piuttosto attenti perché ci si potrebbe infettare.

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