La scure sugli influencer fa tremare il nuovo mondo, ecco il paese da dove sta partendo tutto

La Francia attacca duramente gli influencer e il loro lavoro: ecco che cosa rischiano qualora non dovessero rispettare le regole.

Pare proprio che la Francia sia ad un passo dal cominciare una vera guerra contro gli influencer, ovvero tutte le persone che indipendentemente dal settore di riferimento, usano i social per lavorare, arrivando quindi ad un vasto pubblico di qualsiasi fascia di età.

Il motivo, come riporta l’Agi.it, è quello che ha esposto negli ultimi mesi Bruno Le Maire, ovvero il capo dell’economia francese, proprio lui ha infatti posto l’accento sulle truffe e le pubblicità fuorvianti che è possibile trovare proprio in queste situazioni, come ad esempio quelle che riguardano delle pillole miracolose o dimagranti che promettono dei grandi risultati.

Pare infatti che proprio a questo proposito, già dalla primavera, possano arrivare delle nuove regole per tutto il settore delle influencer marketing, con una attenzione in particolare per le pubblicità di prodotti che potrebbero alla lunga rivelarsi delle vere e proprie truffe per tutti i follower. Ma approfondiamo l’argomento.

Influencer nei guai: in Francia arrivano delle nuove regole

Insomma la decisione sembra ormai essere stata presa, nei prossimi mesi e quasi certamente a partire da Marzo, saranno decise delle nuove regole che hanno proprio a che fare con il lavoro di influencer marketing, che negli ultimi anni si è diffuso sempre di più.

Tra le varie proposte che andranno a finire direttamente in Parlamento, anche quelle che puniscono con delle multe anche molto alte, tutti gli influencer che non seguono le normative presenti nel Testo Unico che tutti sono obbligati a seguire. Proprio stando a quello che riporta Agi.it, questo testo è atteso nel mese di Marzo in Assemblea Nazionale: “Si vuole infatti definire lo status giuridico degli influencer e imporre alle piattaforme maggiori obblighi verso questo genere di attività. Uno tra questi potrebbe essere uno strumento per gli utenti per segnalare le truffe. Potrebbe rientrare all’interno del testo unico di marzo anche il divieto a promuovere la chirurgia plastica, finanziamenti rischiosi come le cripto valute e l’utilizzo di farmaci come quelli dimagranti. Si tratta, secondo il legislatore socialista che ha presentato i divieti, di salute pubblica”.

Insomma davvero una questione molto importante e non solo perchè questo tipo di lavoro negli ultimi anni, ha preso una piega davvero molto diffusa, ma anche perchè dall’altra parte dello schermo nella maggior parte dei casi, si possno trovare anche delle persone non troppo esperte su quello che si pubblicizza per davvero ed è anche per questo che è sempre più necessario prestare attenzione sulle collaborazioni con i vari brand e sui messaggi che troppo spesso vengono mandati attraverso il web e che si rivelano essere fuorvianti.