La timidezza molti lo considerano un difetto da correggere, ma è davvero così? In questo articolo scopriremo la verità
La personalità di ogni soggetto varia a seconda del nostro vissuto, delle nostre esperienze e di come le abbiamo affrontate. Bisogna affermare che ogni persona è diversa da un’altra e ha un carattere totalmente differente: c’è chi è più introverso e timido e chi è super estroverso e ironico. Ad esempio, molti considerano la timidezza un difetto, ma è davvero così? Scopriamolo insieme nel corso di questo articolo.
Nella cultura occidentale, molti hanno sempre considerato la timidezza un fenomeno da correggere poiché chi è timido risulta agli occhi degli altri una persona debole e insicura ed è un aspetto che, a detta di molti, dovrebbe essere necessariamente modificato.
Oggi, dopo tanti anni, è arrivato il momento di smettere di giudicare l’altro dal punto di vista sentimentale o fisico ma cercare di captare i nostri piccoli difetti come punti di forza per la nostra vita.
Ma cosa significa davvero essere timidi? È davvero un difetto da cambiare o può essere considerato anche un punto di forza nella nostra vita, nel lavoro e nella nostra quotidianità? È questo che oggi cercheremo di spiegarti.
La timidezza è davvero un punto di debolezza?
Chi ha la risposta pronta e ha un carattere deciso, forte e schietto viene considerato molto intelligente e pronto per alcune situazioni specifiche. Al contrario, le persone timide sono spesso definite insicure e molto deboli ma non è esattamente così.
L’enciclopedia Treccani da una definizione ben precisa ad una persona timida definendola: “La timidezza molti lo considerano un difetto da correggere, ma è davvero così? In questo articolo scopriremo la verità”.
Questa concezione che si ha nel mondo occidentale definisce che la persona timida non è in grado di affrontare le situazioni di pugno e, di conseguenza, di incontrare altre persone e avviare una conversazione con loro, o creare amicizie e innamorarsi.
In una ricerca condotta da Bernardo Carducci, la timidezza risulta un fenomeno piuttosto diffuso. Infatti, il 50% degli americani intervistati ha ammesso di essere timido e di questa percentuale l’89% di esserlo stato fin dall’inizio della propria vita. Secondo uno studio genetico, la timidezza può formarsi anche dal punto di vista genetico, in quanto ci sono determinati geni che influiscono e influenzano nella personalità.
L’essere timido non risulta essere una colpa né un difetto anzi; la timidezza può considerarsi un pregio in quanto ti permette di valutare direttamente le situazioni e prenderti il tempo necessario per dare una tua opinione. In conclusione si potrebbe definire una persona timida come colui che ci permette di essere più aperti al mondo e agli altri.