Prendere il sole in estate per molti è quasi un obbligo, ma può essere pericoloso esagerare. Sopra certi livelli si parla addirittura di una forma di dipendenza.
Tutti abbiamo delle fissazioni, che siano per l’aspetto fisico, per il cibo o per lo sport. E sopra certi limiti, tutti si rendono conto che si rischia di raggiungere livelli di ossessione pericolosi. Questo, si può applicare anche al desiderio di abbronzarsi, che d’estate per alcuni diventa indispensabile come l’aria. Per riferirsi all’ossessione per la tintarella è stato coniato il termine “tanoressia”, detta anche “sindrome compulsiva da sole”.
Non si tratta di un problema raro, anzi, soprattutto le ragazze giovani tra i 18 e i 30 anni sembrano le più ossessionate dalla propria melanina. A spingere a cercare di abbronzarsi a tutti i costi è una tendenza radicata a ottenere l’approvazione altrui. In estate, scurirsi significa essere andati in vacanza ed essersi goduti il periodo, diventa come un simbolo della propria felicità. Tanto che, chi sviluppa la tanoressia, spesso ricorre anche alle lampade per ottenere la tintarella più in fretta.
Una persona abbronzata, secondo l’opinione comune, risulta anche più attraente in costume rispetto a chi ha ancora un pallore evidente. Riuscire a ottenere questo effetto serve, quindi, alle persone per sentirsi accettate e in pace con sé stesse. Finché non si è color mattone non si è soddisfatti, con il rischio di rovinarsi la pelle stando ore al sole. Pur di non perdersi neanche un minuto, molti si espongono anche nelle fasce più calde della giornata.
I rischi a lungo termine
Un’esposizione prolungata ai raggi UV, porta a effetti tossici per la cute, tra cui la comparsa precoce di rughe in particolare nella zona del volto. La pelle si secca e perde elasticità più rapidamente, e non è raro che si formino degli eritemi nelle zone più delicate. Si tratta di arrossamenti dovuti a una dilatazione dei vasi sanguigni che provocano prurito e gonfiore. Non certo il massimo per l’estetica, oltre a essere un campanello d’allarme.
Più si cerca di abbronzarsi in fretta meno attenzione si fa a usare la protezione solare. Questo non vuol dire solo pelle rovinata, ma rischio di sviluppare un melanoma, specie per chi presenta già diversi nei. Per prevenirli, l’ideale è non stare al sole fra le 11 e le 16 durante la giornata, quando i raggi sono più forti.