Mentre si attende che il nuovo Decreto Lavoro venga varato dal Governo, emergono le prime anticipazioni: scopriamole insieme.
Il nuovo Decreto Lavoro è in arrivo e la sua introduzione è prevista per l’Autunno. Sono già emerse tuttavia alcune previsioni ed anticipazioni che, al netto della necessità di conferma, smentita o modifica, paiono indicare la rotta che il Governo ha deciso di seguire, anche sul solco di quanto indicato dalle direttive dell’Unione Europea riguardo al tema della sostenibilità ambientale.
Proprio a questo riguardo, uno dei temi centrali è lo smart working, ovvero il lavoro svolto da remoto al di fuori delle mura aziendali, come ad esempio da casa. Ebbene, la scadenza della possibilità di lavorare attraverso questa modalità per i soggetti riconosciuti dalla legge come fragili ed anche senza accordi tra le parti stipulati per iscritto era prevista per lo scorso 30 Giugno e poi è stata prorogata al 30 di Settembre.
Dal primo di Ottobre, invece, per poter proseguire l’attività da remoto i lavoratori fragili impiegati tanto nel settore pubblico quanto in quello privato dovranno stipulare accordi specifici ed individuali con il proprio datore di lavoro, al fine di garantire il pieno rispetto degli obiettivi aziendali o dei piani operativi dell’amministrazione pubblica. Diversa, invece, la situazione per altre categorie di professionisti del settore privato che, per motivi economici e di salute, potranno continuare a lavorare da remoto alle condizioni attuali fino al 31 Dicembre.
Smart working, direttive europee e cuneo fiscale: le anticipazioni
Questo lo “stato dell’arte”. Tuttavia, la Ministra del Lavoro Calderone aveva annunciato già mesi fa la volontà del Governo di regolarizzare la modalità del lavoro smart con apposite leggi dedicate, sia per muoversi dall’adozione di una modalità resasi emergenzialmente necessaria verso un’organizzazione strutturale e normata della materia, sia per accogliere le direttive europee giunte a riguardo.
Le previsioni, quindi, sono di introdurre nel nuovo Decreto misure per regolamentare il diritto alla disconnessione ed alla reperibilità; le gestione e lo svolgimento del lavoro straordinario; le modalità di controllo e revisione da parte dei datori di lavoro; la connessione internet necessaria, tanto in termini di potenza quanto di stabilità, per poter lavorare da remoto garantendo di poter raggiungere gli standard richiesti dall’azienda o dall’amministrazione; e l’orario di lavoro giornaliero e settimanale.
Inoltre, nel nuovo Decreto, è assai probabile che vengano decretate nuove manovre riguardo al cuneo fiscale, con un ulteriore taglio che dovrebbe diventare strutturale ed un calcolo che comprenda anche le retribuzioni aggiuntive di tredicesima e quattordicesima. Ancora, si parla di una detassazione dei premi di produttività, del lavoro straordinario e della tredicesima, oltre ad un nuovo modello tassativo del TFR -TFS.
Attendiamo quindi le conferme, smentite o modifiche del Governo, previste in arrivo già nelle prossime settimane.