Delle vere e proprie fasi di vita che caratterizzerebbero lo sviluppo degli adulti, ecco come riconoscerle e capire a che punto si è
La vita è fatta di tappe e traguardi raggiunti. Infatti, questo aspetto non caratterizzerebbe solo i bambini – con le fasi dello sviluppo – bensì gli adulti.
Gli studi di psicoanalisi da Freud a Erikson parlano di varie fasi vitali. Sarebbero degli step dello sviluppo psicoaffettivo. Molte persone potrebbero essere ferme alla prima fase, altre avrebbero buone opportunità di avanzare, altri ancora sono già agli step successivi.
Imparare a riconoscere le diverse quattro fasi può aiutare a capire dove si è e a quale punto bisognerebbe arrivare per sentirsi appagati.
Le quattro fasi dello sviluppo psicoaffettivo: ecco come riconoscerle
Molte persone potrebbero ritrovarsi incastrate proprio nella prima fase. Quando si viene al mondo non si sceglie di farlo, inoltre non si ha nessun mezzo per sussistere da soli, bisogna per forza essere nelle cure genitoriali o comunque di altre persone che si prendano cura dei nostri bisogni seguendoci nella fase di crescita.
Non si ha la possibilità, i mezzi di prendersi cura di sé stessi, non si riesce a rispondere a propri bisogni personali. Quando si cresce il corpo cambia e ci si deve abituare al cambiamento appropriandosi di esso. Purtroppo, quando da parte dei genitori c’è trasmissione di insicurezze, diventa difficile potersi appropriare del corpo e diventare autonomi nel potersi consolare da soli. Quando si hanno genitori iperprotettivi, o al contrario che lasciano troppi spazi, vi è la possibilità di non poter raggiungere facilmente questa fase.
Vi è poi lo step della controdipendenza quando nella fattispecie si dipende ancora dai genitori. Qui si denota una condizione in cui si vive ancora con i genitori perché non si può provvedere a sé autonomamente, magari per il lavoro che ancora non si ha, ma è necessario riuscire ad uscire da quello che è il nucleo familiare andando a frequentare persone esterne ad esso. Purtroppo spesso, intorno ai 30 anni, si vive una condizione in cui si recrimina al proprio partner o ai propri genitori l’adolescenza che non si vissuta.
Vi è poi la fase dell’indipendenza quando una persona è capace di autoaccudirsi a causa del fatto che ci si è riusciti ad affermare. Qui si sperimenta il proprio carattere, onde evitare di scoppiare o di avere reazioni troppo adolescenziali e non consone al momento di vita. Si tratta della fase importante dell’abbandono della dipendenza con i genitori.
La fase ultima sarebbe quella dell’interdipendenza, dopo la fase della indipendenza, questo accade soprattutto nelle relazioni. Ovviamente, non si raggiunge questo traguardo quando c’è un partner che approfitta dell’altro andando a prendere solo anziché dare. In alcune coppie, infatti, il rapporto potrebbe essere sbilanciato con uno dei due che dà e l’altro che si limita solo a ricevere. Questo capita quando si è ancorati ancora alla prima fase.