Licenziamenti in Italia: l’azienda tech fa piazza pulita, rimarranno in pochissimi

Un importante colosso internazionale del web ha deciso di tagliare il 90% dei suoi dipendenti in Italia. I sindacati sul piede di guerra.

I licenziamenti delle Big Tech, i colossi che hanno fatto fortuna grazie a internet prima e i social poi, arrivano anche in Italia. Uno storico motore di ricerca che negli anni ha via via ampliato la gamma dei servizi offerti ai suoi utenti leva le tende dal Belpaese. Per quale motivo? E cosa significa un annuncio del genere?

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Il taglio riguarderà i lavoratori delle sedi di Milano e Roma – Foto Ansa – IlGranata.it

Un certo Yahoo – alzi la mano chi non ci ha mai cliccato – intende licenziare il 90% dei suoi dipendenti in Italia, secondo quanto si è appreso da fonti sindacali. Oath Italy, società che rappresenta il famoso portale, ha dato il via alla procedura che annuncia 19 esuberi su 21 dipendenti. Il taglio riguarderà in particolare i lavoratori delle sedi di Milano e Roma ed è l’effetto del più ampio piano di licenziamenti annunciato da Yahoo a febbraio: l’obiettivo è ridurre del 20% la forza lavoro globale.

L’ondata di licenziamenti denunciata dai sindacati

Insomma, Yahoo vuole ridurre all’osso la sua presenza in Italia. Ed è la seconda tech company a prendere un’iniziativa del genere dopo Meta, che lo scorso 10 novembre ha annunciato il licenziamento di 22 dei suoi 130 dipendenti in Italia. Un goccia nel mare degli 11mila licenziamenti decisi a livello globale.

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Yahoo si appresta a licenziare il 90% dei suoi dipendenti in Italia- Foto Ansa – IlGranata.it

Intanto i sindacati (Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTuCs), insieme alle rappresentanze sindacali aziendali, hanno preso parte a un primo incontro con l’azienda, ma la trattativa non registra passi avanti. Le sigle sindacali, in particolare, accusano di aver ricevuto “scarne risposte poco utili a un reale confronto e a un esame congiunto come invece previsto dalla normativa vigente”. Tra pochi giorni, l’8 marzo, si terrà un secondo incontro per cercare di ridurre al minimo l’impatto sociale e le ricadute sulle lavoratrici e i lavoratori.

Ma sul Yahoo Italia intanto è apparso un messaggio inequivocabile: “A partire dal 31 gennaio 2023 Yahoo Italia non pubblicherà più contenuti”, mentre “altri servizi, come Yahoo Mail e Yahoo Search, non sono interessati da tali modifiche”. Un segnale eloquente che l’azienda sta ripensando la sua presenza nel Belpaese. Nel settembre 2021 la società di private equity Apollo Global Management ha acquisito il 90% di Yahoo da Verizon. All’epoca l’azienda contava 10.000 dipendenti o giù di lì. I tagli decisi a febbraio avrebbero interessato circa 1.600 lavoratori a livello globale. Se il buon giorno si vede dal mattino…

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