Ciò che ha creato un italiano a New York lo ha reso il personaggio nostrano più noto della Grande Mela. Oggi, la sua opera torna a rivivere
La morte del grafico Michael Hertz, all’età di 87 anni, ci ricorda quanto sia stato importante l’impegno profuso da un nostro connazionale negli States. Ancora oggi, ciò che ha inventato è ben visibile per i cittadini newyorkesi e, per il nostro paese, non può che esserne un vanto. Eppure, la sua opera non è stata troppo apprezzata dagli abitanti della Grande Mela, anche se comunque è stata molto utile per i loro spostamenti.
Il designer morto è stato colui che ha avuto l’incarico di rielaborare la carta topografica della metropolitana di New York. Verso la metà degli anni ’70, la Mta, ossia l’autorità che ha in gestione i servizi pubblici della città, ha incaricato l’esperto per sostituire la mappa che veniva utilizzata in precedenza, ossia quella creata da parte di Massimo Vignelli nel 1972.
A quest’ultima, veniva imputata di non mettere in relazione la parte del livello stradale con quella sotterranea. Eppure, l’opera dell’italiano è ancora conservata all’interno del Moma, ossia il Museo di arte moderna della città. Inoltre, si può anche vedere all’interno della metropolitana stessa.
Un lavoro concettuale e poco apprezzato
La carta topografica realizzata da Vignelli fu messa immediatamente in discussione, dato che è stata bollata come troppo rettilinea e astratta. Oggi, però, questo modello viene rivisitato e rivalutato come un opera di grande design. Messa in piedi nel 1972, fu sostituita nel 1979 da parte di quella creata da John Tauranac, che guidava un team di esperti urbanisti.
La presentazione della mappa di Vignelli, avvenne il 4 agosto del 1972 durante una cerimonia effettuata nella stazione tra Sixth Avenue e la 57th Street. La produzione di tale lavoro ebbe un costo sull’amministrazione pari a 105 mila dollari e si è districato nell’installazione delle suddette mappe all’interno delle vetture metropolitane e delle stazioni.
Proprio dove è stata presentata, oggi è possibile ritrovare una mappa creata da parte del designer italiano, con tanto di protezione fatta da uno strato di plexiglass. Il Moma ha acquisito la mappa originale insieme al manuale d’identità, creato nel 1970, e ad altro materiale in possesso della MTA.
Era il 2012 quando quest’ultima autorità chiamò nuovamente Vignelli, ma questa volta era per poter progettare Weekender, ossia la mappa che segnala i cambiamenti di servizi effettuati per via delle manutenzioni del sabato e della domenica.