Uno dei problemi dell’Italia è l’età media sempre più alta e il sempre più scarso numero di bambini. Problema risolto: ora fanno figli i robot
Quando si pensa al futuro dell’Italia, uno dei problemi maggiori si pensa che sarà quello delle pensioni. Già oggi, ci sono sempre più anziani e sempre meno bambini: questo significa che, tra vent’anni, ci saranno sempre più pensioni da pagare e sempre meno contribuenti. Questo problema è legato al calo delle nascite, una situazione che tocca l’Italia ma anche altri paesi nel mondo. La tecnologia sta però studiando un metodo per aiutare chi non riesce ad averne: arrivano i robot.
Se da un lato è vero che è diminuito il numero di figli per coppia, a causa delle condizioni economiche, culturali ed anche energetiche e climatiche poco rassicuranti, dall’altro ci sono molte famiglie che non riescono ad avere figli. In questi casi, la scienza e la medicina intervengono con sistemi di fecondazione assistita e fecondazione in vitro, procedure efficaci ma complesse e a volte dolorose. Ora, però, arriva una novità: i robot in grado di iniettare lo sperma. Ecco come funzionano.
I robot per la fecondazione in vitro: nuovi progressi scientifici
A proporre questa nuova tecnologia è la startup spagnola Overture Live, la quale ha utilizzato un robot per iniettare lo sperma in un ovulo. La cosa è avvenuta mediante l’uso di un joystick per la Playstation, con il quale un ricercatore ha guidato un ago durante la procedura di fecondazione: da questa, sono nate due bambine sanissime.
Due problemi che hanno sempre frenato chi non riesce ad avere i figli in merito alla fecondazione in vitro sono i costi e il tasso di successo. Negli Stati Uniti, ad esempio, costa 83mila euro e a volte non bastano neanche due tentativi per riuscirci. Diverse startup, quindi, hanno investito nel settore per cercare di capire come migliorare questa tecnologia, alleggerendo i prezzi e migliorando il tasso di natalità.
In Spagna, quindi, stanno per nascere i primi bambini concepiti con un robot che inietta sperma, come ha annunciato la startup: sebbene il tema dell’intelligenza artificiale e dei robot sia sempre complesso e articolato, in questo caso non si può dire che non sia un valido aiuto per l’uomo. Nel mondo sono molti i laboratori che cercano di automatizzare, velocizzare e rendere più efficace la fecondazione in vitro e, con l’avanzare della scienza, sentiremo sempre più casi di questo tipo.