Spesso trascurata, la salute intima dell’uomo è importante così come quella della donna: ecco i controlli urologici che salvano letteralmente la vita
Se nel corso degli anni, le campagne di sensibilizzazione per la prevenzione dei principali tumori che colpiscono la donna, come quello al seno e al collo dell’utero, hanno comportato una maggiore affluenza ai programmi di screening come la mammografia e il pap test, non si può dire lo stesso per gli uomini.
Quello della salute intima maschile è un tema ancora poco chiacchierato e poco conosciuto: in realtà, però, ne detiene la stessa importanza.
Se le donne sono abituate, fin dai primi anni dell’adolescenza e, in generale, dall’arrivo della prima mestruazione, a effettuare periodici controlli dal ginecologo, per gli uomini non è così. La maggior parte arriva dall’urologo quando c’è già un problema di salute. Insistere sulla prevenzione è quindi fondamentale. Ecco i sintomi delle principali patologie urologiche e perché è importante effettuare visite di controllo.
Secondo i dati raccolti dalla Società Italiana di Urologia, solo il 10% degli uomini si sottopone a visite urologiche preventive e, 9 su 10 si recano dallo specialista solo con disturbi in fase già avanzata.
Secondo gli esperti, il primo passo della prevenzione è l’osservazione del proprio corpo e dei suoi eventuali cambiamenti soprattutto in merito alla minzione, all’aspetto dei genitali e alle disfunzioni erettili. Se la pipì aumenta o diminuisce considerevolmente in quantità e in frequenza, se ci sono problemi di incontinenza, se il flusso è intermittente o se c’è dolore e bruciore, è necessario farsi controllare.
In relazione alla minzione, ci sono diverse patologie che possono esserne correlate come la calcolosi urinaria, le neoplasie vescicali o renali, l’iperplasia prostatica benigna cioè l’aumento del volume della prostata e le infezioni del tratto urinario. Anche l’aspetto del pene e dei testicoli è però centrale nella salute intima dell’uomo. Se aumentano di consistenza, presentano alterazioni cutanee come vesciche o dei noduli è meglio farsi controllare. Le patologie più frequenti in relazione a questi cambiamenti sono il varicocele, l’idrocele, le dermatiti e la psoriasi della cute delle zone intime o anche il tumore al testicolo.
La prima visita urologica è meglio farla sempre, in presenza di sintomi o a partire dai 50 anni se non c’è alcuna familiarità a patologie di questo tipo. Se, invece, c’è familiarità è meglio farla già a partire dai 45 anni.
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