Ecco la nuova regolamentazione che riguarda le mascherine anti-Covid: le novità su dove dovranno essere indossate di nuovo
Il Covid-19, come ben sappiamo, ha segnato le vite di tutti noi, chi meno chi di più. Ma indistintamente su tutti è calata la piaga della pandemia. Ci ha cambiato abitudini lavorative, abitudini relazionali, alcuni hanno perso tanti amici, parenti o conoscenti. Quello che è accaduto ha fatto nascere numerosissime polemiche e creato misure di sicurezza, più o meno stringenti. E tutti, indistintamente e in ogni ambito, abbiamo dovuto farci i conti.
Ma piano piano, grazie ai vaccini e alle dosi di richiamo, il Covid ha visto ridurre il suo raggio di azione, rendendo possibile la flessione delle rigide restrizioni, e ha visto via via sparire anche gli obblighi di indossare la mascherina. I luoghi all’aperto sono stati i primi a poter beneficiare di questa nuova regolamentazione, poi via via anche i luoghi al chiuso. Però è bene ricordare che il Covid non è del tutto annientato ma anzi, continua a circolare anche con numeri importanti. Ecco, quindi, che ci sono nuove regole per quanto riguarda le mascherine: ecco dove va indossata di nuovo.
Ne abbiamo viste tanti, appelli su appelli, comunicazioni tra balconi e via social, aiuti sotto ogni forma: insomma, è stato davvero un periodo duro e buio che finalmente sembra essere alle spalle. Sembra, perché purtroppo il virus circola sempre, con le sue varianti, e il diktat è sempre quello di cercare di evitare il contagio in tutti i modi. Come evitarlo? Ovviamente con i vaccini, che stanno facendo il loro ottimo lavoro, e con le mascherine, da usare in luoghi ben specifici.
Infatti, ci sarà l’introduzione di nuove regole su dove indossare le mascherine di protezione per il Covid. Tali linee guida arrivano direttamente dal Ministro della Salute Orazio Schillaci che ha introdotti nuovi obblighi. Sicuramente vanno indossate in luoghi in cui c’è un contatto diretto con soggetti fragili, per cui vale a dire all’interno dei Pronti Soccorso e sicuramente nelle Residenza Sanitarie Assistite, ovvero le cosiddette RSA.
Per quanto riguarda gli altri reparti ospedalieri, saranno le Direzioni sanitarie a gestire tali obblighi e decidere di introdurli o meno, così come negli studi medici, sarà a discrezione dei medici stessi. Di per sé è una buona notizia in quanto tale obbligo è limitato sono nei punti in cui ci sono pazienti fragili, e non in altre strutture. Con la speranza che anche questa misura, nel corso del tempo, possa essere finalmente abbattuta.
Tale obbligo è entrato in vigore già dal 1° maggio, proprio con l’intento di salvaguardare tali pazienti e dare loro un’assistenza all’insegna della sicurezza. Ma allo stesso tempo tutelare il personale medico che, da sempre in prima linea, non può permettersi di vedersi limitate le proprie unità in un momento di carenza di personale nel settore sanitario. Si spera quindi che questa misura possa ulteriormente contribuire all’uscita definitiva dalla pandemia.
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