Ci sono concorrenti, nella storia di Masterchef, che hanno spesso impressionato i giudici per il loro talento, ma sono venuti fuori alla distanza, poco per volta, mettendo il turbo nel momento decisivo per arrivare al successo finale.
Ci sono storie, umane e personali, che arrivano a commuovere i tre maestri, all’apparenza imperturbabili timonieri del programma, tirando fuori il loro lato più umano, regalandoci una doppia immagine: quella di concorrenti che, facendo perno sulle sofferenze e sulle loro storie passate, costruiscono passo passo il proprio sogno, e quella di grandi chef, i giudici, che si mostrano nel loro lato più tenero.
In questa edizione numero 12, la “piccola” Hue Dhin Thi, 27enne vietnamita giramondo, con la sua passione, che puntata dopo puntata sta diventando inarrestabile, è riuscita nell’intento di commuovere lo chef Giorgio Locatelli. Ha scalfito il suo muro “british”, grazie a quella doppia anima che incarna alla perfezione. Convivono due mondi, dentro di lei, all’apparenza in costante contrasto, ma che in realtà Hue è riuscita a fondere alla perfezione.
Masterchef 12: sempre più sorprendente il cammino della vietnamita Hue
Il rapporto di Hue con il cibo è nello stesso tempo di rispetto, amore e carnalità. I racconti dei suoi piatti, sia in stile totalmente orientale, sia capaci di fondere due tradizioni così lontane, quella italiana e quella vietnamita, sembrano sempre avere una grande solidità.
No, non chiamatela cucina fusion, quella che Hue, nella vita project assistant, riesce spesso a realizzare. Si tratta invece una simbiosi meravigliosa tra le sue origini, il Vietnam, e quell’Italia dove ha scelto di vivere per lavoro e che ha girato in lungo e in largo.
Hue, nelle ultime puntate, si è mostrata inarrestabile, e ha creato piatti che hanno convinto i giudici sulla concreta possibilità che possa arrivare fino in fondo a questa edizione per giocarsi il titolo.
Qualche puntata fa, i concorrenti si sono confrontati su un tema molto caro ai giudici, ovvero la tradizione. Quel ritorno al passato che sta tornando prepotentemente sulle nostre tavole, ma lo si sta facendo con una consapevolezza che rende onore alle mamme e alle nonne.
E proprio alla nonna vietnamita, Hue ha dedicato un piatto che ha dimostrato fino in fondo non solo la sua doppia anima, ma anche questa sua passione inarrestabile che potrebbe fare la differenza. Il piatto in questione si chiamava “Miracolo”, cubetti di riso con gomasio, riso venere saltato, tofu marinato al rabarbaro e salsa di fagiolini. Una esplosione del suo mondo, dei suoi ricordi, ma anche di una tecnica di cui è padrona assoluta, unita ad idee chiare e tanto cuore.
Una passione inarrestabile in pieno stile zen: Hue parla con il cibo
Non è finita qui, perché quella di Hue, in pieno stile Zen, è anche una vera e propria devozione per il cibo.
In questo video di TikTok, Hue, nel raccontare, ai commensali di turno, come concepisce la nascita di un piatto. Sostiene di avere prima “chiesto il permesso al tonno”, di avergli parlato, di aver comunicato con lui, e poi di aver capito che marinarlo con lampone, lime e basilico era la strada giusta. Ecco come nasce il piatto di un tonno giramondo. Una favola da raccontare, grandi capacità comunicative per sorprendere il pubblico. Sorprendente vero?
@skyitalia Le presentazioni di Hue ❤️ #MasterChefIt
Cosa accadrà da qui alla fine non è dato saperlo, ma la passione di Hue potrebbe davvero condurla ad un traguardo che all’inizio sembrava davvero impossibile.
