Dopo settimane passate tra pioggia e qualche raggio di sole, sono in molti a chiedersi come sarà il tempo nei prossimi giorni.
Il meteo fa parte della vita quotidiana della società moderna da tantissimi anni, a volte sembra che sia sempre esistito. Ma quando è nata la meteorologia? In realtà, questa disciplina ha cominciato a muovere i suoi primi passi già durante l’epoca degli antichi babilonesi. Questi ultimi erano molto interessati a comprendere tutti i fenomeni atmosferici, con l’obiettivo di cercare di intuire il cambiamento del tempo.
Infatti, studiavano molto la forma delle nuvole, le stelle di notte e i vari colori del cielo durante la giornata. Successivamente, gli antichi greci coniarono il termine Meteorologica (il termine originale era scritto in greco), e così nacque l’antenata dell’attuale disciplina della meteorologia.
Come sarà il tempo questa settimana
Gli esperti hanno dichiarato che è previsto l’arrivo della prima ondata di calore del 2023. Per la precisione tutto comincerà da lunedì 19 giugno, durante il quale sono previsti degli aumenti di temperatura, a causa di un anticiclone africano che punterà la penisola italiana. In alcune zone, si sfioreranno addirittura i 40° Celsius, perciò bisognerà fare molta attenzione. La prima fiammata di caldo dell’anno arriverà dalle coste dell’Algeria e della Tunisia, e quando lambirà il Mar Mediterraneo si arricchirà di umidità, portando così in Italia non solo una temperatura elevata, ma anche una grande sacca di aria umida.
Questo fenomeno farà balzare le temperature di ben 8° Celsius sopra la media stagionale. Quello che succederà è incredibile, poiché questi eventi meteorologici solitamente arrivano nel mese di luglio. Infatti, negli ultimi 15-20 anni non si erano mai verificati a giugno. Gli esperti quindi si aspettano una temperatura media di 34-35° Celsius al Centro Nord, mentre in Sardegna e in Sicilia si potrebbero sfiorare addirittura i 40° Celsius. Purtroppo, ciò che preoccupa maggiormente è l’afa carica di umidità, che potrebbe causare molti disagi, soprattutto per le fasce più deboli.
Inoltre, bisogna ricordare che l’organismo umano ha bisogno di smaltire il calore, quindi in presenza di forte umidità il corpo non può garantire il normale smaltimento, a causa del sudore eccessivo. I giorni più caldi della prossima settimana saranno mercoledì 21 e giovedì 22, poiché si raggiungeranno i picchi massimi di alta temperatura ed alta umidità. Venerdì 23, invece, dovrebbe arrivare la svolta: delle correnti di aria fresca si potrebbero inserire nella grande sacca di aria calda, favorendo la nascita di qualche temporale, soprattutto nella parte Nord dell’Italia.