Cosa succede se si verifica una morte in un condominio e non ci sono eredi? Chi paga le spese
Quando una persona muore si sa che gli eredi si prendono a carico tutti gli oneri e onori per quanto riguarda le spese, dato che ricevono la parte spettante di patrimonio. Gli eredi devono anche dividersi i debiti (se ci sono), dei defunti.
Tuttavia ci sono dei casi in cui la successione può risultare complicata per una serie di motivi. Può addirittura non esserci neanche poiché chi viene a mancare non ha di fatto parenti a cui lasciare gli oneri e onori.
Se per esempio il defunto abitava in un condominio, chi si fa carico delle suo quote? Se non ci sono eredi chi è che deve pagare le spese? E che cosa può fare l’amministratore a riguardo?
Morte in condominio senza eredi
Quando in un condominio qualcuno muore, gli eredi devono comunicare il decesso all’amministratore di condominio. In modo che, quest’ultimo, possa provvedere ad aggiornare il registro dell’anagrafe condominiale e sappia poi dove recapitare l’avviso di convocazione dell’assemblea.
Se il defunto non ha parenti però, la situazione diventa complicata. A scoprire il decesso possono essere i vicini per esempio che magari non incontrando da tempo il vicino, vanno a controllare.
In tal modo, l’amministratore viene poi a conoscenza del decesso e dovrà provvedere lui a contattare gli agenti per determinare lo stato in cui si trova l’abitazione del defunto. Quindi, che non siano stati riportati danni allo stabile e che non ci siano rischi per l’edificio.
L’amministratore dovrà farsi assistere da un legale e avrà bisogno di un nulla osta delle forze dell’ordine o anche della Procura, prima di poter fare una qualsiasi azione. La Procura intanto cercherà di individuare degli eredi in modo che possano aprirsi le possibilità che sono tre.
La prima è che qualche erede subentri al defunto pagando i debiti contratti con il condominio. La seconda opzione è che si trova un erede ma egli non è disposto ad accettare la successione, che è un suo diritto. E il terzo è che l’erede non esista proprio.
In questo caso, l’amministratore si deve poi rivolgere al tribunale per chiedere la nomina del curatore dell’eredità giacente. È una figura necessaria per amministrare il patrimonio del defunto. Diventerà la persona di riferimento. La legge permette all’erede di compiere la scelta nell’arco di 10 anni.