Aumento delle pensioni di maggio: a chi spetta e quanto riceverà

Un’apposita circolare INPS annuncia l’aumento previsto per le pensioni. Da maggio ci sono delle novità. La circolare fornisce le istruzioni per il calcolo. L’assegno aumenterà ma non per tutti!

Come anticipato nella pubblicazione dell’INPS, ci sarà un aumento a partire dal mese di maggio. La circolare numero 35 del 03/04/2023 prevede l’incremento delle pensioni e interesserà gli assegni di importo pari o inferiore al trattamento minimo INPS. La misura è stata approvata con la legge di bilancio 2023 e ha l’obiettivo di contrastare l’aumento dell’inflazione e del costo della vita.

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Aumento pensioni a maggio: tutte le novità (il granata)

Purtroppo, nell’ultimo anno le percentuali dei dati ISTAT hanno visto un aumento vertiginoso. L’inflazione media attuale, nel periodo che va gennaio 2023 a marzo 2023 è pari a 9%. L’inflazione media per l’anno 2022 è stata pari a 8,1%. Invece la variazione dei prezzi al consumo, rispetto al mese di marzo e all’anno precedente, è di +7,4%.

Proprio gli aumenti percentuali dei dati ISTAT hanno spinto il legislatore a porre l’attenzione sulle pensioni minime. In via del tutto eccezionale e con decorrenza dal primo gennaio 2023, è riconosciuto un incremento dell’1,5% per l’anno in corso. La percentuale sale di 6,4 punti per i soggetti di età pari o superiore a settantacinque anni. Il riferimento comprenderà i trattamenti di natura previdenziale. Ovvero quelli assoggettabili ad IRPEF, anche se erogati da enti diversi dall’INPS. Resteranno, invece, escluse le prestazioni fiscalmente non imponibili. Non rientreranno nell’aumento le somme corrisposte a titolo di maggiorazione sociale, la quattordicesima mensilità, le prestazioni di carattere assistenziale e facoltativo, ed infine, quelle di accompagnamento a pensione.

A chi spetta e quando arrivano i pagamenti?

L’incremento in argomento è riconosciuto con riferimento al trattamento pensionistico lordo complessivo in pagamento, di importo pari o inferiore al trattamento minimo INPS. I beneficiari sono dunque i percettori del trattamento minimo. Per il 2022 era pari 525,38 euro. In base alla rivalutazione integrale passerebbe a 563,74 euro mensili. La Legge di Bilancio 2023 aggiunge un rialzo dell’1,5% per un assegno complessivo che arriverà a 572,20 euro. Esclusivamente per gli over 75, l’assegno arriverà a quasi 600 euro al mese. L’aumento scatta per le mensilità comprese tra gennaio 2023 e dicembre 2024, inclusa la tredicesima. Per le pensioni che hanno decorrenza 2023, vale, ovviamente, la data di decorrenza della pensione. Con il primo pagamento verranno corrisposti gli arretrati da gennaio di quest’anno.

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Aumento pensioni, a chi spetta (il granata)

Il mese di liquidazione con aumento sarà maggio. L’erogazione avverrà con la stessa cadenza del pagamento della pensione. Sarà rispettato il calendario INPS e sarà evidenziata la voce sul cedolino. La piccola somma fa tirare un leggero sospiro di sollievo ai beneficiari. Tuttavia, le somme corrisposte a titolo di incremento sono fiscalmente imponibili.

Ciò comporta che sono assoggettate a tassazione. Infatti, l’importo sarà riportato nella certificazione fiscale relativa agli anni di erogazione, per cui rientrerà nella dichiarazione dei redditi anno 2023. Insomma, l’aumento pensione maggio 2023 non sarà sicuramente cospicuo come ci si sarebbe aspettato.

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