Noti un odore intimo particolare che prima non c’era? Potrebbe essere un grave campanello d’allarme: fai attenzione.
Prenderci cura della nostra salute a tutte le età è fondamentale. Non si sa mai cosa potrebbe avere in serbo per noi il futuro, dunque è bene tenere il nostro corpo sotto controllo anche se si è giovani e si pensa che niente ci possa toccare. Alcune questioni, tuttavia, per poca informazione a riguardo, mancanza di una vera educazione su certi temi e una bella dose di imbarazzo, vengono tralasciate e non curate. Questo può essere molto pericoloso: tutto si può curare e affrontare se preso in tempo!
Ad esempio, bisogna fare caso ai propri odori intimi. Se si notano odori strani o comunque fuori dal normale, non è saggio ignorare il sintomo: capire che cosa potrebbe o non potrebbe essere e rimediare andando in farmacia oppure, in casi più seri, da un ginecologo. L’esperto potrà darvi una vera diagnosi e affrontare la cosa con voi, in caso ci fosse bisogno di una terapia farmacologica. Quando dovremmo iniziare a preoccuparci?
Odori intimi: quando preoccuparci davvero e per quale motivo
Forse non tutti sanno che la vagina è un organo dotato di un sofisticato sistema “auto-pulente” per cui, in teoria, dovremmo trattarla con molta delicatezza quando si tratta di igiene intima. Mantenerla sempre pulita e fresca è fondamentale per evitare l’insorgere di infezioni e proliferazioni di batteri, ma non dovremmo usare detergenti aggressivi né tantomeno profumati. Anche una pulizia eccessiva può portare ad irritazioni e infezioni di vario genere, una cosa che non tutte le donne sanno. Se siete in dubbio, rivolgetevi al vostro ginecologo di fiducia.
Ma ci sono alcuni odori a cui dovremmo prestare molta attenzione, a prescindere dalle nostre abitudini di igiene intima. Imparare a riconoscerli potrebbe voler dire salvarci la vita, in alcuni casi.
- Odore di pesce e secrezioni verdastre: vaginosi batterica
- Odore di pesce e secrezioni schiumose: tricomoniasi
- Odore molto sgradevole: sindrome da shock tossico
- Odore di lievito: mughetto
- Odore metallico: tumori ginecologici, se accompagnati da altri sintomi
- Odore di ammoniaca: infezioni al tratto urinario
Prima di autodiagnosticarvi qualcosa di grave, tuttavia, è sempre meglio rivolgervi ad uno specialista del settore, che potrà rassicurarvi o confermare i vostri sospetti. Farsi prendere dall’ansia è controproducente, tanto quanto ignorare sintomi potenzialmente pericolosi: l’ultima parola al ginecologo!