Ci sono novità per il mondo dello sport che portano la firma dei ministri Brodi e Calderone. Entreranno in vigore a partire dal 1° luglio prossimo.
Per le figure coinvolte per lo svolgimento di attività sportive compresi gli atleti arriva la Riforma dello Sport, inizialmente prevista per il 1° gennaio 2023. Con il Decreto Milleproroghe la data in cui entrerà in vigore è stata infine fissata al 1° luglio. L’8 giugno infine il Ministro per lo Sport e i Giovani e il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ne hanno rivelato i punti salienti in un comunicato stampa riepilogativo.
Allenatori, direttori sportivi e tecnici, ma soprattutto le promesse dei vari sport saranno felici di scoprire che il decreto prevede innanzitutto delle semplificazioni. In termini di salute e sicurezza si definiscono bene i ruoli del medico sportivo e di quello competente. Il primo certifica l’idoneità pisco-fisica e il secondo solo la sorveglianza sanitaria. Tutti i lavoratori sportivi sono assicurati, anche a livello dilettantistico. La copertura assicurativa però si deve estendere anche ai volontari dello sport, che possono comunque ricevere rimborsi spese.
Tutte le associazioni o società sportive quando stipulano rapporti di lavoro avranno l’obbligo di darne comunicazione al Registro telematico delle attività sportive dilettantistiche. Una volta fatto questo passaggio non sarà più necessario comunicare il tutto al centro per l’impiego perché i dati saranno già a disposizione degli enti di competenza. In caso di mancato adempimento la società invece andrà incontro alle sanzioni già previste in precedenza.
Le novità a livello fiscale
Per coloro che svolgono attività sportiva a livello dilettantistico e hanno contratti di collaborazione come aliquota contributiva devono versare il 25%. I contributi previdenziali si calcolano solo qualora i profitti superino i 5.000 euro e solo sull’eccedenza anziché sull’intera somma. Ci sarà inoltre un riduzione di metà rispetto all’imponibile, valida fino al 31 dicembre 2027, che non vale però per le aliquote aggiuntive. Il limite per questa prestazione si alza inoltre a 24 ore settimanali.
Per i professionisti under 23 impiegati in sport di squadra saranno previste imposizioni fiscali solamente al di sopra dei 15.000 euro l’anno. Al di sotto invece non vi è alcun adempimento per gli atleti, un grosso vantaggio considerando che in precedenza il tetto era fissato a 10.000 euro. Lo stesso vale per le società sportive che nella stagione precedente abbiano registrato fatturato al di sotto però dei 5 milioni di euro.