Le persone disabili possono usufruire di una serie di aiuti fiscali in base alla normativa attuale: ecco la guida completa.
In queste settimane i contribuenti italiani hanno il loro bel da fare, tra acconti, documentazione da consegnare per la dichiarazione dei redditi, versamenti contributivi e rottamazione delle cartelle. Un discorso a parte va fatto per gli oneri detraibili per i disabili, un importante sostegno fiscale per agevolare le spese sostenute per l’assistenza, l’acquisto di strumenti e attrezzature speciali e la ristrutturazione edilizia finalizzata all’accessibilità. Vediamo come funzionano.
Il catalogo è ricco e articolato: si va dalle detrazioni per i figli a carico di portatori di handicap alla deduzione delle spese mediche generiche e di assistenza specifica. Passando per le detrazione per l’acquisto di strumenti tecnici e informatici e dei mezzi necessari all’accompagnamento e alla deambulazione. E ancora: le spese sostenute per l’eliminazione delle barriere architettoniche, gli addetti all’assistenza personale, i veicoli per portatori di handicap e il mantenimento dei cani guida.
Tutti i vantaggi offerti dalla Legge 104
Partiamo dalle detrazioni per i figli a carico portatori di handicap. Il limite di reddito personale complessivo per considerare un soggetto fiscalmente a carico è di 2.840,51 euro (4.000 euro fino a 24 anni), al lordo delle spese deducibili e della deduzione per la casa principale e relative pertinenze. Requisito indispensabile: il riconoscimento della disabilità secondo la Legge 104 (non basta l’invalidità civile al 100%).
L’importo delle detrazioni diminuisce all’aumentare del reddito complessivo nell’anno di riferimento, fino ad annullarsi se raggiunge i 95.000 euro. L’importo massimo della detrazione è di 1.120 euro per un figlio disabile di meno di tre anni e di 1.020 euro sopra i tre anni. Con più di tre figli a carico, la detrazione aumenta di 200 euro per ogni figlio a partire dal primo.
Passiamo alle spese mediche generiche e di assistenza specifica. Per poterle dedurre occorre produrre documenti come fatture, ricevute, quietanze di pagamento che indichino la prestazione e la qualifica dell’operatore. Se il disabile è ricoverato presso un istituto, è possibile dedurre solo la parte della retta relativa alle spese di assistenza specifica.
Si tratta di spese deducibili dal reddito complessivo, anche se sostenute per familiari disabili non fiscalmente a carico. Per le spese sanitarie specialistiche è prevista la detrazione fiscale Irpef del 19% sulla parte eccedente 129,11 euro. Ma solo se il disabile è fiscalmente a carico dei familiari.
Quanto ai sussidi tecnici e informatici utilizzati per facilitare la riabilitazione, beneficiano di un’aliquota IVA agevolata del 4%. Da notare che i condizionatori d’aria non sono detraibili. Anche in questo caso occorre conservare le fatture o le ricevute fiscali, nonché una certificazione medica che attesti la necessità dell’ausilio per il disabile.
Tutti gli aiuti per la mobilità del disabile
Le spese relative ai mezzi necessari all’accompagnamento e alla deambulazione dei disabili sono ammesse integralmente alla detrazione del 19%, senza franchigia. È il caso delle poltrone per non deambulanti, delle carrozzelle, degli apparecchi per contenere fratture/ernie e per correggere difetti della colonna vertebrale.
Ma anche degli arti artificiali, del trasporto in autoambulanza, della costruzione o installazione di scivoli, ascensori speciali o dispositivi di sollevamento, rampe per eliminare barriere architettoniche (queste ultime rientrano nel bonus fiscale del 50%, non cumulabile).
C’è poi la detrazione del 19% delle spese sostenute per l’assunzione di addetti all’assistenza di persone non autosufficienti, entro il limite di 2.100 euro e solo se il reddito del richiedente non supera 40.000 euro. Per ottenerla occorre una certificazione medica di non autosufficienza e la documentazione delle spese con indicazione dei dati anagrafici e del codice fiscale di chi effettua il pagamento e di chi fornisce l’assistenza.
La detrazione è cumulabile con la deduzione dei contributi previdenziali e assistenziali per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza e con la detrazione delle spese per i servizi domestici.
È inoltre possibile beneficiare di una detrazione del 19% sull’importo speso per l’acquisto, l’adattamento e la manutenzione straordinaria di un’automobile. Spesa ammissibile: 18.075,99 euro ogni 4 anni. Ma se il veicolo viene cancellato dal Pubblico Registro Automobilistico causa distruzione o rottamazione, è possibile accedervi nuovamente. Idem nel caso di furto e mancato ritrovamento, sottraendo dalla spesa il rimborso assicurativo. Detraibili anche le spese per le riparazioni straordinarie.
Infine, la detrazione di un importo forfettario di 516,46 euro per le spese di mantenimento dei cani guida. In questo caso l’unico beneficiario è il non vedente e non è necessario fornire alcuna documentazione specifica.