Il grande conduttore di Mediaset nella sua vita ha dovuto affrontare diversi problemi, che è riuscito a risolvere in questo modo.
Il 15 marzo è tornato su Canale Cinque Piero Chiambretti con il suo programma La Tv dei 100 e uno. Uno dei primi ospiti è stato proprio il conduttore di Canale Cinque, Paolo Bonolis, che non si è sottratto alle domande che i bambini avevano voglia di fare.
Qualche giorno fa, è tornato in prima serata Chiambretti che ha condotta la sua nuova trasmissione, dove sono presenti in studio anche dei bambini, i quali possono fare delle domande agli ospiti. Uno dei primi è stato il conduttore di Avanti un altro, che di certo non si è sottratto alle curiosità dei più piccoli. Bonolis ha parlato molto anche che da piccolo ha dovuto affrontare diversi problemi, che gli hanno causato diversi disagi. Il conduttore ha ammesso che da adolescente balbettava, ma è riuscito ad uscirne. Ecco come.
Non ha mai nascosto di questo suo problema, tanto che ne aveva già parlato in diverse interviste. Ammise che a scuola veniva spesso preso in giro per questo motivo “A scuola all’inizio ridevano e qualcuno mi prendeva in giro. Ma alla fine non ne potevano più e sbadigliavano. La maestra optò per l’interrogazione scritta. I miei genitori sono stati fondamentali per la mia autostima. Mi fecero comprendere che il mio difetto mai mi avrebbe impedito di essere come gli altri”.
Paolo Bonolis: ecco come ha risolto i suoi problemi
In studio da Canale Cinque, i bambini hanno voluto saperne qualcosa di più riguardo a questo problema. Ma soprattutto come ne è riuscito e uscirne. “Mi hanno fatto fare teatro a scuola e mi sono accorto che sulla parte imparata, non accusavo problemi di balbuzie. Io dovevo dire: Arrivano le guardie… Quando ho imparato dire le mie battute, non smettevo più. Il regista, alla prima, mi diceva: Basta! Ma io continuavo a ripetere: Arrivano le guardie! Arrivano le guardie!”.
Ed ancora ha detto “Mi sono accorto che potevo parlare perché sapevo. Ho capito che c’era bisogno di una corsia preferenziale, perché troppi pensieri ingombranti uscivano tutti assieme e si creava tipo Raccordo Anulare a Roma”.
Piero Chiambretti ha domandato al grande conduttore se i suoi genitori avessero fatto qualcosa, se in qualche modo lo avessero aiutato. Il sessantunenne ha risposto che lo prendevano in giro, soprattutto il padre, che a volte gli diceva che era meglio scrivere piuttosto che parlare.