La questione pensioni in Italia è sempre più delicata e difficile, pertanto si pensa ad una proroga della Quota 103. Scopriamo chi può richiederla e in che modo.
Il governo fa marcia indietro e, almeno al momento, sembra voler ritrattare la questioni pensioni senza particolari interventi che andrebbero ad irritare la delicata questione europea. Una scelta che porterebbe quindi a molte proroghe e poche novità.
Sembra infatti che l’esecutivo sia concentrato su altro e che quindi sia più facile al momento direzionarsi verso la proroga di Quota 103 per un altro anno.
Pensioni: proroga Quota 103
Giorgia Meloni avrebbe stabilito le priorità del governo e al momento la Manovra è incentrata su una riforma del Fisco con il taglio alle tasse. Per questo la scelta per quanto riguarda il sistema pensionistico l’idea generale è di mantenere Quota 103 almeno per un altro anno con 41 anni di contributi e 62 anni di età.
La questione pensioni è nell’occhio del ciclone e l’Europa infatti tiene i fari puntati sull’Italia e sulle sue mosse. La situazione al momento è molto delicata e complessa, per questo motivo Quota 41 probabilmente non vedrà la luce prima di due anni. La proposta della Lega richiede 9 miliardi di euro quindi, pur volendo intervenire in questa direzione, bisogna prima avere i soldi per poterlo fare.
Al momento ci sono già categorie che possono richiedere il pensionamento anticipato ovvero i lavoratori precoci che hanno iniziato a lavorare prima dei 19 anni di età e coloro che svolgono lavori gravosi. Per gli altri invece non è ancora applicabile e se ne parlerà in un futuro prossimo.
Quota 103: chi può aderire
La questione principale al momento riguarda, almeno per il prossimo anno Quota 103. Il governo ha predisposto un tetto massimo per l’assegno, quindi non potrà superare di cinque volte quello minimo, almeno fino a quando il soggetto non raggiunge la pensione di vecchiaia al momento fissata in 67 anni e 20 anni di contributi. Per alimentare questa strada comunque sono richiesti altri fondi ma, coloro che rientrano nelle possibilità dal punto di vista tecnico, potranno comunque avanzare la domanda.
L’assegno massimo è di circa 2870 euro, la richiesta può fatta tra i 62 e i 67 anni, quindi cinque anni prima del pensionamento tradizionale. Dopo i 67 spetterà il fondo previsto senza limiti. Questa opzione è già presente nel governo, quindi non si tratta di una novità vera e propria, pertanto, laddove venga determinato l’effettivo prosieguo del sistema in atto, coloro che con contributi ed età pensionabile rientrano nello schema 103 potranno richiedere il sussidio anticipato.
Questo è possibile mediante CAF o patronati abilitati oppure direttamente online al sito dell’INPS nella sezione pensioni, dove bisognerà caricare pochissimi documenti aggiuntivi nel caso di incongruenza per contributi dovuti. Conviene, prima di procedere, di richiedere una verifica della propria posizione per evitare tempistiche inutili di attesa.