Ci sono persone che spaccano il minuto e altre che sembrano non riuscire proprio a rispettare i tempi. Le ragioni però si celano nell’inconscio.
Prima o poi tutti incontrano un collega o un amico che allegando sempre un pretesto diverso arriva almeno dieci minuti in ritardo. Si scusano, sono davvero dispiaciuti, ma la situazione si ripresenta sempre uguale, classificandoli come ritardatari cronici. Per alcuni non si tratta di altro che di maleducazione, eppure possono esserci aspetti più profondi che portano a evitare la puntualità. Magari situazioni avvenute tempo prima che queste persone neppure ricordano che però continuano a condizionarli.
Certo, questo non riguarda ogni caso. A volte c’è chi semplicemente non è capace di stimare in modo obiettivo i tempi di percorrenza o le distanze, credendoli più brevi di quanto in realtà siano. Oppure chi tende facilmente a distrarsi finendo con l’accorgersi a pochi minuti dall’appuntamento di doversi preparare. Raramente però queste situazioni possono verificarsi in modo cronico.
Più di frequente si tratta di persone che non sentono come un obbligo la puntualità a meno che non si tratti di un contesto lavorativo. Magari a causa di troppa pressione sul lato professionale finiscono con il mancare di fare la stessa attenzione come forma di protesta inconscia.
Migliorare è possibile con un po’ di organizzazione
Per quanto comprensivi possano essere amici e parenti, è facile che arrivino a pensare di essere dati per scontati o poco considerati da parte di chi è sempre in ritardo. Se ripromettersi di fare di meglio non serve è ora di modificare alcune abitudini, partendo dall’usare un’agenda ed evitare di sovraccaricarsi. Mettere troppi impegni lo stesso giorno è un’abitudine diffusa tra i ritardatari.
Per non rovinare i rapporti inoltre è bene essere sinceri e ammettere di non sapersi gestire piuttosto che rifilare scuse. Dopotutto l’onestà è più apprezzata delle invenzioni del momento per evitare rimproveri.
Imparare a mettersi nei panni degli altri può dare motivazione per migliorare questo lato di sé. Per quanto non lo si faccia apposta la percezione che gli altri hanno non è positiva anzi può ferirli.
Con un po’ di empatia si può riuscire a capire gli effetti che il ritardo cronico può avere. Dopotutto si dice che le persone poco puntuali siano anche tra le più intuitive e intelligenti. Essere pieni di pensieri e riflessioni infatti può far trascurare temporaneamente le scadenze.