A tutti piace concedersi una serata al ristorante. Quando arriva il conto però si deve sempre pagare il coperto ed il motivo è insolito.
Andare a cena al ristorante è sempre gradevole. Che sia un evento importante o semplicemente una sera in cui non si ha voglia di cucinare a casa, mangiare fuori casa mette sempre di buon umore. Sono in molti però che si sono chiesti perché nel conto sia presente anche il coperto e la risposta non è scontata come sembra.
Tutti andiamo al ristorante per un motivo ben preciso. Infatti c’è chi lo fa per necessità, chi per del semplice appagamento ed addirittura chi lo fa per lavoro come i critici culinari. I motivi, per i comuni mortali, però sono gli stessi: stare in compagnia di amici, non avere voglia di cucinare, avere voglia di mangiare qualcosa che a casa non saremmo in grado di preparare o che non avremmo tempo di cucinare.
Inoltre spesso non c’è niente di meglio di un bel piatto cucinato da un bravo chef, che non solo ci rigenera le papille gustative ma ci mette anche di buon umore. Alla fine però per tutti arriva un momento, ossia quello del conto.
Tutti i ristoranti, oramai, al termine del conto inseriscono una voce da pagare, come il coperto. Il motivo per cui lo paghiamo però è molto semplice ed in pochi sanno che questa voce del conto ha addirittura delle radici medievali.
Perché al ristorante si paga il coperto: ha origini storiche
Come abbiamo anticipato, il coperto ha addirittura origini medievali. Infatti all’epoca i cittadini potevano portare al ristorante anche i viveri da casa, andando quindi a pagare solamente appunto il luogo in cui andavano a mangiare.
L’usanza di pagare i servizi a tavola quindi risale al Tardo Medioevo, addirittura dapprima che nascessero i ristoranti come li concepiamo oggi. Infatti all’epoca i viandanti si fermavano per rifocillarsi nelle taverne lungo le strade.
Questi, in cambio di una piccola quota, potevano sfruttare il luogo anche per mangiare dei pranzi al sacco, su tavoli apparecchiati con cucchiai e tovaglioli. Solamente in epoca rinascimentale questa usanza iniziò ad essere chiamata ‘coperto‘.
Il termine in questione proviene dalle grandi corti del tempo. Infatti in questo periodo era iniziata l’abitudine di piegare i tovaglioli in fogge ornamentali, andando quindi a coprire le posate a tavola. Le taverne quindi facevano pagare una somma per l’utilizzo di questi strumenti, mentre l’usanza del coperto si è mantenuta viva fino ai giorni nostri.