Il consumo di pollo deve avvenire in maniera sicura e protetta. Ecco cosa sapere per evitare di andare incontro al pericolo legato alla presenza di batteri
Il pollo è un alimento diffusamente consumato e che presenta enormi benefici sulla salute. In primis, si distingue per l’elevato apporto di vitamina B che aiuta a potenziare le difese immunitarie.
Da menzionare poi è la presenza di sali minerali importanti per l’organismo come il potassio, il magnesio e il calcio. Ciò detto per, è importante prestare attenzione all’allarme lanciato dagli esperti. Esso riguarda in particolare la presenza di batteri potenzialmente pericolosi per la salute.
Di seguito, andremo ad approfondire l’argomento soffermandoci sull’analisi di prodotti confezionati da Altroconsumo.
Allarme pollo, cosa sapere per evitare rischi
Il pollo è un alimento altamente benefico per la salute in quanto fornisce il giusto apporto di nutrienti, essenziale per l’organismo. Da un’analisi condotta da Altroconsumo, però, è emerso un pericolo particolarmente serio che riguarda la presenza di batteri all’interno dei prodotti confezionati.
In particolare, è importante sapere che su 40 prodotti analizzati, 22 sono risultati contaminati da Campylobacter e Salmonella infantis. Pur trattandosi di microrganismi considerati tollerabili dalla legge, possono rappresentare un potenziale rischio per la salute. Alla luce di quanto appena detto, è chiaro che esistono problemi legati all’igiene della carne di pollo. Durante tutta la filiera, dalla lavorazione fino al trasporto, infatti, bisogna fare attenzione al pericolo di contaminazione.
Pur essendo una tipologia di carne particolarmente apprezzata per i suoi nutrienti e la sua economicità, il pollo presenta potenziali rischi per la salute e per l’ambiente. L’analisi condotta da Altroconsumo, si è condotta su prodotti confezionati e sfusi, provenienti sia da allevamenti intensivi che biologici. Oltre a ciò, gli esperti hanno analizzato carni economiche e costose. In oltre 20 confezioni si è riscontrata la presenza di batteri patogeni che possono causare febbre, nausea, diarrea e così via.
Bisogna dire che i predetti microrganismi, Campylobacter e Salmonella infantis, si possono eliminare mediante una buona cottura come anche una buona igiene degli utensili da cucina e delle mani. Sei prodotti tra quelli analizzati, inoltre, presentavano anche la presenza di Listeria. Si tratta di un agente patogeno che se presente in quantità minime non è in grado di provocare effetti sulla salute. In caso contrario, si può verificare la comparsa di dolori addominali, vomito, nausea, febbre o ancora dissenteria.
Per quanto riguarda infine la ricerca di batteri indicatori di igiene come, ad esempio, l’escherichia coli, i risultati sono stati davvero ottimi. Tutti i prodotti analizzati, infatti, sono risultati di buona qualità in termini di pulizia. Si tratta, dunque, di un’ottima notizia ma in ogni caso si consiglia di prestare sempre la massima attenzione quando si consuma questa tipologia di carne.