Prezzo del gas in calo, cambieranno anche le bollette? Tutta la verità

Finalmente le tariffe della materia prima si abbassano e tutti tirano un sospiro di sollievo dopo le stangate dei mesi scorsi sul gas.

Chi l’avrebbe mai detto che a causa della guerra in Ucraina ci saremmo ritrovati tra le mani bollette esorbitanti? Ma dopo un anno di emergenza e profonda crisi, con la chiusura dei rubinetti del gas della Russia, la sorpresa molto gradita sta nel prezzo del gas che finalmente oggi ha toccato il suo minimo di vendita.

Gas
Il gas è in calo? – IlGranata.it

Era dal 2021, infatti, che il Ttf olandese, il principale mercato virtuale di riferimento per lo scambio del gas in Europa, con sede ad Amsterdam, aveva fissato la quotazione a 48,9 euro al megawattora. Un dato incredibile se si torna indietro di qualche mese, quando ad agosto il picco è stato di 340 euro al megawattora! Ma tutto questo come si traduce?

Quello che tutti si chiedono è come la variazione del costo del gas si tradurrà praticamente in bolletta. Quanto risparmieremo in sostanza? La risposta è che per poter avere un vero e proprio riscontro sui consumi, sarà necessario aspettare ancora un po’ di tempo. Ci vorrà tempo, infatti, per l’adeguamento delle tariffe. Il cambio non avviene in modo automatico e ci sono differenze sostanziali tra mercato tutelato e mercato libero.

Tariffa materia prima e gas in calo: ecco la situazione per le bollette

Ma quali sono le differenze in bolletta per gli utenti a mercato libero e per quelli a mercato tutelato? Per il mercato tutelato l’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha fissato tariffe luce in calo del 19,5% da gennaio a marzo. Con le nuove tariffe che saranno in vigore per chi è rimasto nel mercato tutelato per i primi tre mesi del 2023.

Bolletta gas
La situazione sulle bollette – IlGranata.it

Per il gas, però, la situazione è diversa. L’Autorità da ottobre ha confermato la possibilità di fatturare bollette mensili e non più trimestrali come accade per la luce. Calcolando i prezzi del gas sulla media mensile di quelli registrati sul mercato italiano all’ingrosso, il riferimento posto è sull’indice Psv, cioè il Punto di Scambio Virtuale. Si tratta del luogo in cui avviene lo scambio o la cessione del gas naturale, il punto di incontro tra domanda e offerta del gas in Italia, pure questo in calo, e non più l’indice Ttf di Amsterdam.

Ma questo cosa significa? In pratica si sta assistendo alle prime riduzioni dei prezzi agli utenti finali con una diminuzione del 34,2% rispetto a dicembre 2022. Ma siamo ancora lontani dai livelli del periodo precedente alla crisi. La situazione, però, è diversa per i clienti del mercato libero. Se si stipula o si sottoscrive un contratto della luce o del gas a prezzo fisso, vuol dire che si pagherà la stessa cifra, al netto dei consumi che possono cambiare, per un determinato periodo di tempo stabilito nel contratto.

Generalmente si tratta di un periodo di uno, due o tre anni. Se si è scelta l’opzione dell’indicizzazione, che può essere su base mensile, si è “vittime” delle variazioni del mercato che ha come riferimento il prezzo del gas al Psv, ma qualche volta anche agganciato al Ttf olandese. In questo caso le bollette potrebbero avere importi più abbordabili a partire da marzo.

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